domenica , 8 Settembre 2024

Area urbana in arancione ma senza Montesilvano, la Cna: non va bene

Salce: «Confini solo virtuali con Pescara, l’apertura accrescerebbe la sicurezza sanitaria»

PESCARA – «La Regione riveda al più presto la collocazione in fascia rossa del comune di Montesilvano, unico centro assieme a Città Sant’Angelo dell’intera area metropolitana costretto a subire ancora pesanti restrizioni alle attività produttive, con conseguenti perdite di fatturato. Restrizioni per le quali, oltretutto, al momento, per le flessioni del 2021 esistono solo gli impegni assunti in conferenza stampa dal presidente Draghi». Lo chiede il direttore della Cna di Pescara, Carmine Salce, secondo cui «la misura restrittiva, ancorché giustificata formalmente dall’esistenza di indici superiori alla norma nel territorio comunale di Montesilvano, stride con una lettura della realtà per quella che è effettivamente. Molte attività commerciali ed artigianali saranno costrette a restare chiuse, a differenza di quanto accade a pochissimi chilometri di distanza, e cioè a Pescara: una condizione che, in prossimità delle festività pasquali, potrebbe rivelarsi catastrofica per le categorie coinvolte, come abbigliamento e gioiellerie».

Per Salce, però, questo non avrebbe effetti apprezzabili sulla tutela della salute delle persone: «I confini tra le due città, per le quali è in corso da anni un processo di fusione istituzionale ormai in stato avanzato, sono sempre stati di fatto solo virtuali, visto il quotidiano processo di osmosi tra le due realtà: in sostanza, la chiusura della solaMontesilvano finirebbe per favorire un afflusso incontrollato verso il capoluogo, con le prevedibili conseguenze negative anche di natura sanitaria per Pescara, vista la sostanziale impossibilità di applicare nei fatti il divieto di spostamento». A detta della Cna di Pescara, così, se la Regione insistesse nel mantenere la propria scelta, «toccherebbe a lei anche l’onere di prevedere forme di indennizzo speciale, con proprie risorse, per le realtà che restano in zona rossa». 

Salce, infine, solleva anche il caso delle vaccinazioni a Montesilvano: «La scelta dell’amministrazione comunale di dedicare il Pala Dean Martin alla campagna di immunizzazione del personale scolastico di tutta la provincia, sospendendo per diversi giorni quella delle persone anziane, poi ripresa, stride con l’elemento di gravità del quadro dei contagi, che fa proprio di Montesilvano uno dei centri più colpiti d’Abruzzo»

Le Opposizioni a Montesilvano chiedono al Sindaco “farsi parte attiva nei confronti della Regione affinché riveda questa scelta”

«Come gruppi consiliari PD e Movimento 5Stelle esprimiamo la nostra totale solidarietà in ordine alle considerazioni del Direttore provinciale della CNA Carmine Salce e del Direttore della Confesercenti Gianni Taucci. Riteniamo infatti che, pur essendo giustificata la scelta regionale di mantenere le restrizioni della zona rossa per la città di Montesilvano sotto il profilo sanitario alla luce dei dati negativi esistenti, la stessa possa essere foriera di conseguenze molto negative per la nostra città. Rispetto alle città di Pescara e Spoltore (che a breve, insieme a Montesilvano, costituiranno un unico polo anche formale, mentre già oggi nella sostanza già sono un’unica realtà), nella città di Montesilvano diverse attività commerciali e artigianali rimarranno ferme, con forti perdite economiche e conseguenze negative sia per il prossimo periodo pasquale che anche con seri rischi in termini di prosecuzione futura. Peraltro non sembra così automatico che tale decisione possa essere di contenimento della diffusione del contagio, poiché inevitabilmente farà confluire più gente sulla città di Pescara. Chiediamo quindi al Sindaco di Montesilvano di farsi parte attiva nei confronti della Regione affinché riveda questa scelta, ponendo in essere ogni utile iniziativa a tutela delle attività produttive commerciali ed artigianali del territorio montesilvanese. »
Così in una nota i gruppi consiliari PD e Movimento 5Stelle di Montesilvano

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