Tutto da rifare, ma secondo il centrodestra nessuno è responsabile
PESCARA – “Al di là dell’ilarità che si è scatenata sui social nei giorni scorsi, quella che è andata in onda con la “variopinta” pista ciclabile su Via della Pineta, è l’incapacitànella gestione dei lavori pubblici da parte della Giunta Masci e dei dirigenti di fiducia del Sindaco”. E’ il commento dei consiglieri M5S Erika Alessandrini e Paolo Sola a margine dellaCommissione Controllo e Garanzia dove, questa mattina, si è discussa la questione al centro del dibattito cittadino di queste ore.
Alla presenza del direttore dei lavori, e del dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Pescara, i pentastellati riferiscono che quanto emerso dalla discussione sia stato ben più di un semplice “malinteso”, come riferito dal Sindaco sulla sua pagina Facebook.
“Oggi (ieri NdR.) ho chiesto all’ufficio mobilità di darmi spiegazioni circa questo ginepraio incomprensibile di colori e linee, mi ha risposto che è il risultato di un fraintendimento tra il direttore dei lavori e l’impresa appaltatrice dell’opera”. Aveva comunicato Masci con un post su Facebook per poi aggiungere “Può succedere, l’importante è porvi subito rimedio. Nei prossimi giorni realizzeremo in quel tratto di strada una nuova segnaletica di ZONA 30. Penso sempre che faccio bene ad andare a controllare con assiduità tutte le opere che stiamo effettuando in città!”.
“Una delle principali vie della città massacrata da un intervento senza senso – ha commentato il vice capogruppo M5S Paolo Sola – una soluzione grottesca sotto gli occhi di tutti, partorita con il solo scopo di preservare 18 posti auto, utilizzati per lo più dai residenti di zona”. Un progetto ereditato dalla precedente amministrazione e che dovrebbe collegare la viabilità ciclabile della riviera sud con quella della zona universitaria, e modificato con una variante dal dirigente per salvaguardare i parcheggi sul lato sud della pista ciclabile. “Un’amministrazione vittima della sua visione preistorica della mobilità – ha proseguito il capogruppo M5S Erika Alessandrini – che preferisce preservare qualche posto auto a servizio dei residenti piuttosto che l’incolumità dei ciclisti costretti, secondo questa geniale soluzione, a percorrere la strada al centro della carreggiata, in mezzo a due corsie di automobili”.
A placare le critiche come riferiscono i grillini, non sono bastate le rassicurazioni, da parte del dirigente del settore lavori pubblici, circa l’impegno da parte dell’impresa esecutrice di ripristinare la situazione eliminando le bizzarre colorazioni della carreggiata. “L’impresa non ha alcuna responsabilità sull’accaduto – concludono i consiglieri pentastellati – perché ha eseguito esattamente quello che gli è stato detto di fare. L’alternativa non farà altro che peggiorare ulteriormente la viabilità in quella zona, prevedendo a quanto pare che la pista ciclabile si interrompa bruscamente all’altezza di Via Pantini, dove inizierà un’unica grande zona 30, in cui far convivere auto e bici senza alcuna indicazione di corsia. Piuttosto che devastare una delle maggiori vie di pregio della città, in nome di 18 posti auto, sarebbe stato meglio non fare nulla o proseguire con il progetto originale, per il quale sono stati già spesi non solo tutti i finanziamenti previsti, ma altri 40.000 € di soldi pubblici, tra perizie e modifiche al progetto”.