Pescara – Lasciano interdetti i lavori di viabilità stradale che si stanno realizzando in città lungo Viale della Pineta.
Una pista ciclabile domina la carreggiata stradale, “enorme pasticcio firmato dalla giunta Masci” lo hanno definito i gruppi consiliari di centrosinistra che insieme alla sezione PD di Portanuova per domani hanno annunciato una conferenza stampa sul tema, sull’argomento però non è il solo centrosinistra a chiedere lumi e muovere critiche, infatti anche FIAB Pescarabici, l’Automobile Club di Pescara e Coalizione Civica Pescara, sono intervenuti.
FIAB Pescarabici con una prima nota indirizzata al Comandante della Polizia Municipale di Pescara, alla Sezione di Polizia Stradale locale e al Comando Stazione dei Carabinieri ha segnalato come quella intervento di sistemazione della viabilità stradale, sembra prevedere il collegamento della pista ciclabile precedentemente realizzata, lato sud asse viario con cordolo di separazione fisica, con le piste ciclabile di Viale Pindaro.
«In assenza della disponibilità del progetto, quanto asserito risulta solo una ipotesi progettuale.
Quanto realizzato ad oggi lascia alquanto interdetti perché le corsie ciclabili ormai cromaticamente definite si sovrappongono completamente con la corsia stradale di marcia, creando una confusione totale tra gli utenti circa il corretto utilizzo» commenta la FIAB che sottolinea come si determini una promiscuità che l’associazione ritiene particolarmente pericolosa, ancorché si volesse adottare per questo tratto stradale il limite di 30 kmh.
«Si segnala, in particolare, –scrivono i tecnici FIAB– che ci viene dalla direzione mare e giunge alla fine della pista in sede propria, se distratto rischia di immettersi nella corsia ciclabile ma anche carrabile che proviene in senso opposto, invece che attraversare la strada e seguire la corsia corretta, cosa niente affatto naturale».
Sempre la FIAB Pescarabici con una seconda nota indirizzata
Al Sindaco, Assessore mobilità e altri Assessorati, al Dirigente Settore Lavori Pubblici, al Dirigente Settore Mobilità, alle Commissioni consiliari, ai Gruppi consiliari e agli Organi di informazione ricorda come la Commissione Comunale Mobilità e Sicurezza, tramite il suo Presidente Armando Foschi, già nel 2019 affermava che il progetto della pista ciclabile di via della Pineta era sbagliato perché faceva venir meno 45 posti auto, vitali per l’economia della zona.
«Ad oggi, a lavori non ultimati, le corsie ciclabili appaiono coincidenti e sovrapponibili alle corsie carrabili con una promiscuità senza precedenti: non abbiamo capito a quale tipo di infrastruttura, coerente con la normativa vigente, l’opera possa fare riferimento» commenta la FIAB che chiede all’Amministrazione, cosa fare ora su via della Pineta?
Cancellare i cromatismi e quindi la pista ciclabile?
Restringere la carreggiata per favorire la diminuzione della velocità dei veicoli a motore?
Istituire una “strada urbana ciclabile”, come da Decreto Semplificazioni del 16/07/2020?
Inserire segnaletica verticale e orizzontale adeguata con pittogrammi di bici e auto disegnati sull’asfalto e limiti di velocità di 30 km/h?
«Fra le stranezze ciclabili più recenti –aggiungono i tecnici FIAB– vogliamo rimarcare:
la corsia ciclabile inserita diagonalmente all’interno delle Piazze V. Colonna e E. Berlinguer, antistante la Stazione di Pescara Porta Nuova, e la continuazione sul marciapiede in via Arnaldo Da Brescia, addirittura in area condominiale e antistante l’ingresso di un supermercato (vietato dal regolamento 557/99, norma vigente in materia);
via Pepe, dove la corsia è stata realizzata nell’ottica di ciclisti vacanzieri, che vanno a zonzo per la città zigzagando lungo i diversi tracciati, pensati più con l’ottica dello svago che non del trasporto (zona ingresso stadio, tra i pini e non più proficuamente dal lato commerciale della strada);
Piazza Garibaldi dove la corsia si inerpica lungo il marciapiede e si interrompe all’ingresso della piazza;
via Magellano, dove la corsia è stata realizzata completamente sul marciapiede.
E così tante altre che si staranno realizzando senza alcun piano e di cui ad oggi non conosciamo i dettagli.
Basta con le piste sui marciapiedi che, per propria denominazione, sono ad uso dei…piedi!
Diamo atto all’Assessore Luigi Albore Mascia di aver istituito un buon rapporto con l’Associazione. Ma, se vi sono problemi di capacità (o manifesta incapacità?) degli uffici tecnici preposti ad operare professionalmente sul fronte delle proposte progettuali e delle opere, chiediamo di interrompere i lavori in corso e aprire un chiaro dialogo sulle strategie e sulle opportunità attivando tavoli specifici di confronto».
AUTOMOBILE CLUB PESCARA: Viale della Pineta, diventato un “red carpet”
«Immaginiamo lo stupore dei tanti nostri concittadini, quando questa mattina si sono trovati a passare lungo viale della Pineta, diventata improvvisamente un “red carpet”.
Ottimo per le sfilate estive e per organizzare eventi mondani, pessima scelta per la sicurezza stradale e soprattutto per quella dei ciclisti, che vanno invece tutelati.
Se questo è il risultato dei tanti studi, dei tanti sopralluoghi della commissione sicurezza, dei tanti pareri richiesti, francamente c’è da preoccuparsi.
Il fatto che sia previsto l’uso promiscuo della strada, non è una giustificazione o un incentivo a fare cose sbagliate: è solo la previsione che in alcuni casi particolari, in alcune situazioni ben distinte, è possibile prevedere la coesistenza della pista ciclabile con la carreggiata usata anche dai veicoli a motore.
Ma questo senza mettere in pericolo gli utenti deboli.
I progetti devono considerare e prevedere adeguate soluzioni per favorire la sicurezza della mobilità ciclistica nei punti di maggior conflitto con i pedoni e i veicoli a motore; devono comunque puntare alla riduzione dell’elemento di maggiore pericolosità, rappresentato dal differenziale di velocità’ tra le due componenti di traffico, costituite dai velocipedi e dai veicoli a motore.
L’improvvisazione, la superficialità e l’ostinazione, ci dispiace dirlo, portano a spendere inutilmente denari pubblici.
Comprendiamo lo sforzo di chi cerca di minimizzare e coprire le mancanze di qualcuno, ma non ci possono essere fraintendimenti: è un progetto iniziato da moltissimo tempo, che è stato interrotto più volte per risolvere problemi non previsti, ma prevedibili (leggi parcheggi), che è stato esaminato e rielaborato in funzione di nuove esigenze.
Ci sono progetti tecnici, schemi, ordini di lavoro, disegni che non vanno interpretati, ma semplicemente seguiti pedissequamente.
Non c’è spazio per l’improvvisazione, seppure artistica e ben realizzata, dell’addetto alla verniciatura.»
Il Presidente Dell’Automobile Club di Pescara Giampiero Sartorelli
COALIZIONE CIVICA: “CROMOPATIA”
« Non si tratta di quest’ultima pista ciclabile, di via della Pineta, la più avveniristica che si potesse immaginare, oltre che la più appariscente, come se in Comune fosse scoppiata la “cromopatia ciclistica degenerativa” (pochi mesi e con il passaggio delle auto, non delle bici, e il fondo stradale tornerà ad essere quello originario, nero).
Si tratta di ben altro. A parte la dubbia capacità tecnica, professionale e non sappiamo cos’altro dimostrate da chi gestisce la realizzazione delle opere su cui sarebbe il caso di interrogarsi viste le recenti realizzazioni (il cosiddetto quadrilatero, la pista nella piazza antistante la stazione di Porta Nuova, e altre, che sappiamo arriveranno), qui emerge un evidente disorientamento pianificatorio e gestionale che conduce ai piani alti del Palazzo.
La pezza messa dal Sindaco in un post su FB in cui confessa il suo stupore per l’accaduto: “Ho chiesto all’ufficio mobilità (o lavori pubblici???) di darmi spiegazioni circa questo ginepraio incomprensibile di colori e linee, e mi ha risposto che è il risultato di un fraintendimento tra il direttore dei lavori e l’impresa appaltatrice dell’opera. Può succedere, l’importante è porvi subito rimedio”, è peggiore del buco. Basterebbe dare un’occhiata al progetto redatto da mesi, e supponiamo passato al vaglio di quanti di competenza.
E infatti il progetto era già andato in commissione mobilità con tanto di dettaglio illustrativo, noto dal mese di gennaio (se non prima). Dice l’Arch. Germano, progettista dell’opera, relazionando in Commissione, che ha individuato gli accorgimenti tecnici per cui “sarà possibile realizzare la pista in mezzo alla strada, quindi in sede promiscua, con un doppio senso di marcia, senza alcuna difficoltà, come consentito anche dal Codice della Strada”. L’avrà detto a parole o avrà presentato delle carte progettuali? Ci sarà pure un verbale? Ci sarà poi stata una approvazione dirigenziale? O forse anche di Giunta? Non sarà difficile venirne a capo.
Ma sullo stesso piano sembra si svolga il confronto, tutto interno alla maggioranza, circa le sorti “direzionali” di via Marconi in cui la scelta del senso di marcia potrebbe a questo punto essere scelto anche con il metodo della “monetina”, visto che addirittura TUA, per citare un soggetto che forse dovrebbe avere un atteggiamento meno disincantato, ritiene che possano andare bene entrambe le soluzioni/direzioni. Ma si sa che non è affatto così, visto che i parcheggi, per dirne una, stanno solo da un lato, quello mare.
Potremmo citare anche altre situazioni, per niente banali, come la continuazione dell’asse attrezzato fino al porto a cui, a leggere le cronache locali, si aggancerebbero in un raggio di azione di qualche chilometro, parecchie modifiche della mobilità viaria automobilistica. Ma che dice il PGTU al riguardo? Come e quando vengono decise queste cose? Ci piacerebbe dare un’occhiata al progetto “politico”. Ma un dubbio ci assale: esiste?» Così Coalizione Civica Pescara è intervenuta commentando l’opera pubblica