Giulianova. Carmine Galiè, primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Giulianova, si divide da sempre tra i suoi due “lavori”: la pittura e la medicina. Nei giorni del lockdown ha realizzato una serie di opere dedicate alla vita durante la pandemia, significati da una elegante brochure curata da Eugenia Tabellione, storico dell’arte e docente di lettere.
“Nella sua lunga carriera,- scrive la curatrice- ha approfondito vari percorsi artistici, andando dal figurativo all’astratto fino ad approdare ad uno stile originale, come testimoniato dalle opere presenti in questo catalogo, che narrano di una riflessione originata dalla pandemia, di cui come medico è stato attento testimone e come pittore capace di trasmettere le emozioni nell’opera d’arte. Le riflessioni di Galiè vanno dalla sofferenza al dolore, passando per la solitudine di momenti e per il raccoglimento della meditazione che si trasforma attraverso i colori utilizzati. Il tempo del dolore diviene manifestazione cromatica con l’utilizzo dei pennarelli posca e di segni che evidenziano le preoccupazioni per la malattia. Non mancano anche riferimenti ad aspetti quotidiani della vita che fanno da contraltare alle preoccupazioni più generali perché nelle opere di Carmine Galiè vi è sempre e comunque la speranza, la rinascita, il guardare oltre e l’attesa, come recita una delle opere qui contenute. (“In attesa”) Il buio del lockdown trasformato in colore ci mostra l’accortezza di un artista capace di raccontare la bellezza pur nei momenti oscuri della storia che in questi mesi non ha fermato la sua creatività anzi l’ha rafforzata con un’ulteriore evoluzione del suo cammino artistico, pronto per nuovi approdi e nuove idee.”
“Sono convinta- conclude la prof.ssa Tabellione- che dall’arte parta un messaggio di salvezza sia a livello esistenziale che di tutta l’umanità e le opere di Carmine Galiè ne sono segno tangibile.”