Montesilvano – In una nota stampa Corrado Di Sante, segretario provinciale Rifondazione Comunista ricorda come con una determina di fine anno la n.65 del 30 dicembre 2020, il Dirigente del Settore Urbanistica, Ing. Gianfranco Niccolò, ha incaricato l’architetto Laura Antosa a predisporre la Vas (Valutazione Ambientale Strategica), documento propedeutico alla redazione della Variante al Prg, impegnando 12.000 euro del bilancio comunale.
«L’architetto Laura Antosa, ex presidente dell’Ordine degli Architetti di Pescara, –commenta Di Sante– è attualmente indagata per peculato, il giudice ha già rigettato una prima richiesta di patteggiamento. Secondo l’accusa, nel 2017, nel corso del proprio mandato, Laura Antosa avrebbe effettuato spese personali, con la carta di credito dell’ordine, per cifre intono ai 10.000 euro. L’esposto fu presentato dal consiglio direttivo attualmente in carica dell’Ordine degli Architetti.»
Ed è alla luce di queste considerazioni che Rifondazione Comunista chiede all’amministrazione comunale di Montesilvano di ritirare in autotutela questa nomina.
«Uno schiaffo alle tante professionalità del territorio, perché gli incarichi pubblici non devono essere sfiorati da ombre.
La Variante al PRG a Montesilvano dovrebbe segnare una svolta culturale e strategica rispetto al PRG del 1999, –aggiunge il Segretario PRC– alla stagione del Ciclone e al disastro urbanistico della città con particolare attenzione alla partecipazione, alla trasparenza e ai cambiamenti climatici, invece il centrodestra pare non avere alcuna intenzione di segnare la distanza dagli incubi del passato».
Rifondazione Comunista ricorda come la redazione della Variante con la formula “chiavi in mano” sia stata affidata al professor Lucio Zazzara riattivando un incarico e un iter, cominciato oltre dieci anni fa con la ex giunta Cordoma, che già una volta si è arenato senza esito.
«A distanza di oltre un anno dalla delibera della Giunta De Martinis la nr. 273 del 07/11/2019 che recuperava e estendeva l’incarico al professor Zazzara per “l’aggiornamento del lavoro già espletato”, –aggiunge Di Sante– la Variante è un oggetto misterioso, oscuro agli stessi consiglieri comunali. Tanti annunci ma niente elaborati, niente informazioni, niente dibattito pubblico, niente partecipazione, neppure un link sul sito istituzionale dell’amministrazione comunale.
È davvero troppo che l’incarico per la Vas, uno strumento che dovrebbe promuovere la partecipazione pubblica nei processi di pianificazione sia affidato ad una professionista attualmente coinvolta in un’inchiesta giudiziaria a seguito dell’esposto dello stesso ordine degli architetti.
A Montesilvano c’è chi si abitua a tutto.
Noi no!»