Montesilvano – «Come gruppi di minoranza, avevamo sollevato rilievi di legittimità delle deleghe ai Consiglieri conferite per l’esercizio di compiti riguardanti singoli settori dell’Amministrazione comunale, sin dal primo annuncio del luglio del 2019, costituendo a nostro giudizio un surrettizio allargamento degli assessorati in contrasto alla consolidata giurisprudenza».
A ricordarlo sono i Gruppi consiliari di opposizione del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle che rimarcano come il TUEL vieti l’assegnazione ai Consiglieri Comunali di deleghe per compiti di amministrazione attiva, “circoscrivendo le stesse a competenze precise e limitate in una materia tecnica, non di governo ma meramente propositive e di consulenza”.
«Anche il Ministero degli Interni –ricordano le opposizioni– in una nota del 7 Agosto 2008, in linea con diverse sentenze del Tar, ha evidenziato in merito che “che i contenuti dei compiti delegati siano tali da evitare una incongrua commistione nell’ambito dell’attività di controllo medesima e, quindi, lo svolgimento di competenze proprie degli assessori”. Il Consigliere può essere, infatti, incaricato di studi su determinate materie, di compiti di collaborazione circoscritti all’esame e alla cura di situazioni particolari, che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici. Eppure, il Sindaco non solo non ha dato ascolto alle nostre osservazioni, mosse a tempo debito, oggi, non si è presentato alla Commissione di Garanzia convocata sul tema, e ha addirittura riconfermato le stesse quasi un mese dopo la loro scadenza, senza una relazione di rendicontazione dell’operato da parte degli stessi, che nel frattempo hanno continuato ad esercitare, a nostro avviso, impropriamente gli incarichi conferiti».
«E’ evidente –proseguono i consiglieri Pentastellati e Dem– che questa scelta muove dall’esigenza di mantenere un equilibrio politico all’interno della sua maggioranza, che tuttavia fatica a ristabilire con diversi suoi Consiglieri, alcuni dei quali si sono auto-costituiti in un gruppo autonomo. Anzi, sempre nella commissione odierna, apprendiamo che per l’unico Consigliere che ha rimesso la sua relazione annuale, Lino Ruggero, addirittura la delega non è stata riconfermata; evidenza di un’anomalia non solo nelle scelte di merito ma anche nel metodo. Dimostrazione plastica è l’ultima delibera del 21 gennaio che riorganizza le deleghe all’interno dell’esecutivo, in nome di “una migliore efficacia dell’azione amministrativa e un più efficiente equilibrio politico-istituzionale”.
In realtà ci spiace constatare l’ennesima condotta spregiudicata del Sindaco nell’incorrere ad una grave violazione del principio di parità di genere all’interno delle giunta, ribadito dalla Legge n. 56/2014, in quanto, successivamente alle dimissioni dell’Assessore Damiana Rossi, arrivate più di un mese e mezzo fa, anziché ristabilire quanto prescritto dalla norma ha ritenuto opportuno con l’atto di ieri trattenere a sé la delega, piuttosto che ripristinare la rappresentanza di genere all’interno del suo esecutivo. E’ evidente che la delibera di ieri va in netto contrasto a quanto dichiara lo stesso giorno alla stampa cartacea: cioè di voler aprire l’esecutivo alla consigliera Di Felice. Una situazione inammissibile che non abbiamo sollevato, all’indomani delle dimissione dell’Assessore Rossi, ritenendo la mancata rappresentanza di genere legittima per un periodo limitato, ma che con questa delibera assume un profilo giuridicamente abnorme.»
Le opposizioni si dichiarano non disposte a legittimare di subordinare gli strumenti tradizionali dell’agire politico al mantenimento di equilibri politici, «già di per sé deteriorati da diversi mesi, tanto che è diventata prassi l’assenza di pezzi importanti di maggioranza nei consigli comunali, come altrettanto la difficoltà di raccordo tra il lavoro delle commissioni e l’esecutivo, che inficia sulla funzionalità delle commissioni stesse e del Consiglio Comunale, che si trova spesso a dover approvare provvedimenti fuori tempo e talvolta senza l’opportuno passaggio in commissione.»
“Sul grave squilibrio di rappresentanza e sulla legittimità di conferimento delle deleghe consiliari attive abbiamo deciso di informare il Prefetto, affinché diffidi il Sindaco a perseverare con questa condotta.”
Gruppi consiliari PD e M5S – Montesilvano
«Il funzionamento dell’ordinamento giurisprudenziale -concludono le opposizioni– non è un lampadario che si accende e spegne a piacimento ed è bene ripristinare la cultura del limite alle azioni di ciascuno, all’interno del campo del dettato normativo».