Vasto- Il Giudice Ilaria Prozzo appena insidiata al Tribunale di Vasto, in questi giorni ha emesso un’importante e rivoluzionaria sentenza per le terapie dei figli di Bianca Ulacco, una mamma che si è rivolta all’Associazione Asperger Abruzzo per vedere riconosciuto il diritto di entrambi i suoi figli autistici ad avere le terapie convenzionate.
Difesa dall’avvocato Felicia Fioravante e sostenuta dall’Associazione Asperger Abruzzo, questa mamma che attendeva da sette anni che la ASL erogasse le terapie per entrambi i suoi figli autistici, finalmente potrà ricevere il servizio imposto dal Tribunale di Vasto.
Nella sentenza il Giudice ordina alla ASL di Lanciano-Vasto-Chieti non solo la presa in carico di entrambi i bambini, principio ormai chiaro e ribadito costantemente più volte sia dal Tribunale di Vasto che nei Tribunali di tutta Italia, ma in questa sentenza si è fatto un passo in più, un passo rivoluzionario, non si parla più di “centri accreditati”, principio che le ASL cercano sempre di mantenere nelle loro comparse di costituzione provando costantemente a scavalcare il diritto di scelta degli utenti al luogo di cura, si parla di “centri specializzati”, quindi accreditati o privati.
“In conclusione, il ricorso va accolto e la ASL 2 di Lanciano-Vasto-Chieti va condannata, in via provvisoria e d’urgenza, a prendere in carico i minori e a praticare in loro favore il trattamento riabilitativo in setting ambulatoriale dedicato per autismo (ADA) con frequenza bisettimanale, direttamente o tramite strutture specializzate pubbliche e private o attraverso la terapia domiciliare e, in ogni caso, a sostenere integralmente i costi per le suddette terapie anche presso il centro attualmente frequentato dai minori”
Quello che è stato fatto con questa sentenza è un passo di grande rivoluzione, non solo per il principio di libera scelta del luogo di cura, ma è un passo che potrebbe portare tutti i centri, privati ed accreditati, ad impegnare le risorse per terapie d’eccellenza temendo la concorrenza.
Molte sono le lamentele dei genitori che si rivolgono all’Associazione Asperger Abruzzo per i disagi organizzativi dei centri che troppo spesso erogano terapie durante gli orari scolastici quando i bambini scolarizzati hanno diritto di fruire delle prestazioni terapeutiche al di fuori dell’orario di una scuola che non solo è diritto, ma anche dovere.
Molti bambini autistici non necessitano di sostegno scolastico, privarli degli orari scolastici li mette in difficoltà sia per quanto riguarda le relazioni con i compagni di scuola,sia per quanto riguarda gli apprendimenti.
Bianca è stata a lungo costretta a pagare privatamente le cure per entrambi i suoi figli nel centro che ha scelto, il San Stef,Ar, dove ha trovato un personale specializzato che le ha dato fiducia e prossimità del servizio. La ASL nella comparsa di costituzione voleva spostare i bambini in un altro centro terapeutico vanificando il percorso intrapreso privatamente dalla madre e rischiando una regressione dei suoi figli, il Giudice non ha accolto le richieste della ASL riscontrando che oltre il diritto di scelta, gli utenti autistici hanno il diritto di continuità, fondamentale per l’Autismo.
Si parla di accreditamento dei centri terapeutici nella Delibera Regionale 360 del 2019, le ASL ritardano l’accreditamento di tutti i centri specializzati non permettendo agli utenti di ricevere terapie con il setting “Ambulatoriale Dedicato” ormai legge in Abruzzo, questo problema che crea disordine in tutti i PUA della Regione Abruzzo, i pazienti autistici hanno prescrizioni chiare di fare questo che è uno dei tre setting previsti per l’Autismo, da oggi i figli di Bianca sono stati autorizzati dal tribunale e potranno iniziare anche loro, come tanti altri bambini passati per i tribunali, a fare la giusta terapia per il loro Autismo.