“Necessario precisare come svolgere le operazioni ed applicare la Circolare con la quale la ASL fa chiarezza sulle misure anti-covid”
Teramo – Dopo la ripresa delle attività negli asili e nelle scuole medie inferiori, si approssima il rientro degli studenti delle scuole superiori, in attuazione della normativa statale. Le innumerevoli prese di posizione e dichiarazioni, anche a livello locale, sulla vicenda sembrano aver avuto come riferimento il ‘se’ e il ‘quando’ tornare all’interno dei plessi scolastici, ma il Sindaco Gianguido D’Alberto ritiene che vi sia stata poca attenzione ad un aspetto invece decisivo, che riguarda il ‘come’; perché vanno pianificate e regolate le modalità con le quali effettuare i test rapidi, da mettere a sistema ed essere eseguiti con continuità. Alla luce di tale considerazione, appare inevitabile rivedere i protocolli.
L’amministrazione comunale di Teramo è stata la prima ad effettuare lo screening di massa a tutta la popolazione scolastica allargata, in anticipo sulla pausa natalizia, e D’Alberto ribadisce che si tornerà a ripeterlo, ma quando sarà necessario, con il giusto coinvolgimento e di concerto con la Protezione Civile e la ASL, estendendo una operazione così importante e decisiva appunto anche alle scuole superiori.
Lo screening, infatti, non può essere organizzato una tantum, ma va predisposto con cadenza continua, periodica, così come indicano anche le norme dell’Istituto Superiore di Sanità.
Come Presidente ANCI e come Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto torna con sollecitudine ad invitare tutti i dirigenti scolastici affinché applichino puntualmente la circolare ASL voluta dal Comitato Ristretto dei Sindaci lo scorso novembre, strumento di intervento che fa chiarezza sull’applicazione di misure anti-covid e detta le indicazioni più appropriate per i comportamenti da assumere nelle scuole al fine di evitare il sorgere dei focolai. Considerata l’efficacia della Circolare, lo stesso D’Alberto ha anche chiesto alla Regione Abruzzo di estendere subito le regole di precauzione previste nell’Atto, a tutto il territorio regionale.
“Ora più che mai è necessario far prevalere prudenza e cautela – sottolinea Gianguido D’Alberto – garantendo la salute e l’istruzione dei ragazzi ma perché questo avvenga nella maniera più adeguata e sicura, ognuno deve fare la sua parte”.