Pescara – Secondo la disposizione vigente relativa alla NTA del Comune di Pescara aggiornata al 20 marzo 2020, “in tutta la fascia litoranea per una profondità di 50 (metri), misurati a partire dal ciglio stradale lato monte, l’altezza degli edifici non può superare m. 12,30, fatti salvi limiti di altezza inferiori previsti nel P.R.G. La presente disposizione prevale su qualunque altra difforme e ha carattere essenziale. Sono esclusi gli edifici esistenti che superano tale limite di m 12,30, per i quali, nel caso di interventi edilizi, non può essere superata l’altezza esistente”.
Intervenendo in merito alla citata disposizione Daniele Licheri e Pierpaolo Di Brigida, Segretari Regionale Abruzzo e Provinciale SI Pescara, ricordano che la delibera comunale 163 del 31 ottobre 2017 contiene l’espressione di volontà di non creare una “CORTINA”, essendo stata anche respinta una osservazione che prevedeva l’inserimento della riviera per le premialità previste.
«Un intervento trascritto in delibera, –ricordano i dirigenti Si– recita testualmente: “…Sono anche soprattutto molto soddisfatto perché c’è stata anche questa volontà di preservare zone della città, cosa che è stata condivisa dalla nostra Maggioranza e sulla quale questa Maggioranza non si è spostata di un millimetro, di preservare zone della città, mi riferisco alle parti ovviamente vicino alla riviera, dove pur applicando il decreto-sviluppo non è possibile andare inderoga con le altezze e con le distanze”.
Noi chiedevamo che con il recepimento del decreto sviluppo si evitasse di inserire volumi sia sulla riviera che in collina. Il Consiglio Comunale del 31 ottobre 2017 ha votato il contrario appiattendo tutto sulla leggeregionale 49/2012.
Nel silenzio totale sulla riviera nord di Pescara si sta costruendo connotevole sviluppo in altezza (20/22 m.) – palazzo difronte allo stabilimentoPlinius e quello della Ditta Michelangelo – contrariamente alle indicazionidel recepimento.
Tale situazione che fa pensare ad un “tana e libera tutti” si riscontra anche ai Colli di Pescara».
Licheri e Di Brigida ritengono sconcerante quanto stia avvenendo e aggiungono. «La “variante” votata a suo tempo inoltre è stata annullata con una procedura anomala. Sinistra Italiana non potrà mai avallare questa situazione e invita le forze politiche di sinistra al Comune a promuovere azioni che possano porre fine a questo assalto alla nostra bella riviera, rompendo il silenzio assordante.
Facciamo in modo che la cementificazione massiccia degli anni Sessanta non si ripeta.»