Pescara – «C’è un problema serio alla Asl di Pescara, un problema a cui chiediamo immediatamente di porre rimedio e che è ancor più grave per il periodo pandemico che viviamo. Per questo ho scritto all’Assessore Regionale alla Salute e al Direttore della Asl di Pescara già il 15 dicembre, ma ad oggi non ho avuto risposta» è quanto mette in luce il Consigliere Regionale del Partito Democratico Antonio Blasioli
Ricordando di quando alcuni giorni fa l’Assessore Verì aveva presentato un’innovazione tecnologica denominata “Abruzzo Sanità on line”, Blasioli ora lamenta di ricevere molte segnalazioni di protesta per i lunghi tempi di attesa che si verificano per la ri-assegnazione di un medico, se il proprio è prossimo al pensionamento.
«Innanzitutto va detto che la Asl di Pescara non comunica ai mutuati il pensionamento del medico, informazione che invece viene fornita in altre Asl della Regione, per cui può capitare che i pazienti che non hanno contatto quotidiano con il proprio medico curante si ritrovano a non aver garantita la continuità dell’assistenza perché non subentra immediatamente uno specialista in sostituzione.
Sarebbe il caso di adottare questa innovazione tecnologica con efficace rapidità, perché, al pari del servizio telematico, può aiutare a prevenire brutte sorprese e a far inoltrare per tempo la richiesta del cambio medico».
Ma il Consigliere Dem rileva che ci sono altri due problemi più rilevanti.
«Il primo riguarda i lunghi tempi di attesa per la ri-assegnazione del medico di medicina generale. Mi è stato segnalato che chi, tramite email, ha chiesto un nuovo medico per il pensionamento del proprio, ha dovuto attendere tra le tre settimane ed un mese di tempo ed è una cosa assurda, sia per l’importanza in sé del medico curante, sia per il delicato periodo che viviamo, con la necessità di controlli e di vaccini.
Non va meglio a chi, in questi giorni, si è recato alla Asl, in particolare al distretto di via Rieti. Appuntamento fissato dopo il 20 gennaio per iniziare la pratica di ri-assegnazione del medico. Un tempo infinito che richiede un maggiore impegno da parte della Direzione della Asl e dell’Assessore Verì per intensificare il personale che materialmente gestisce queste pratiche. Quest’anno, per l’ambito di Pescara città sono andati in quiescenza 11 medici (che hanno in media 1000 pazienti)».
Problemi, anche più evidenti, aggiunge Blasioli, riguardano i pediatri.
«A Pescara sono andati in pensione 3 pediatri e molte famiglie non hanno visto la loro sostituzione, tanto che la determina DPF 015/15 del 08 aprile 2020 non prevede la loro sostituzione, ma solo quella di questi specialisti per i Comuni di Lanciano e Celano.
Anche qui è un problema serio per le famiglie e per i ragazzi che hanno bisogno, per il rientro a scuola, della certificazione del proprio pediatra e che non riescono a trovarne di disponibili.
È inultile continuare a parlare di potenziamento della medicina territoriale per evitare di intasare gli ospedali, se poi si verificano disservizi e ritardi di questo genere».