giovedì , 21 Novembre 2024

Recinzione sulla spiaggia a Montesilvano, Di Giampietro (S M PP1) “Un nuovo stabilimento GdF?”

Montesilvano – «Ci arriva segnalazione di una nuova opera in costruzione sulla spiaggia di Montesilvano.  Nei giorni scorsi è stata recintata l’area della (ex) spiaggia libera a sud di bagni Bruno per realizzare lo stabilimento balneare della Finanza (autorizzato nel 2017 dal sindaco/finanziere Maragno). La vicenda parte dalla Variante al Piano Spiaggia che, nel 2017, ha assegnato un nuovo tratto di spiaggia libera al (tempo libero delle famiglie dei) finanzieri scambiandolo con un tratto vicino allo scolo fognario in Zona PP1 su cui è stata spostata la spiaggia libera» a darne notizia è Arch. Giuseppe Di Giampietro, presidente delcomitato Saline.Marina.PP1 Montesilvano. 

Di Giampietro lamenta come questo sia un ulteriore passo di privatizzazione del demanio marittimo, sempre più sottratto all’uso pubblico gratuito delle fasce deboli della società, assegnandone il godimento ai paganti, categorie speciali, clienti degli alberghi. 

« Vale la pena ricordare la vergognosa eliminazione, dell’estate scorsa, –sottolinea l’architetto– delle spiagge accessibili per i diversamente abili, con il pretesto del Corona Virus (?). Così come la inaccettabile assegnazione temporanea, ricorrente ogni anno, dell’unico tratto di spiaggia libera vicino agli alberghi in concessione “temporanea” ad altri alberghi, privandone l’intero popoloso quartiere PP1 a cui è destinata invece la predetta spiaggia libera intorno allo scolo fognario di via Finlandia.
Credo che si debba presto rivedere il Piano demaniale marittimo comunale (Piano Spiaggia), in particolare controllando la effettiva destinazione “permanente” di almeno il 20% delle spiagge, come prevede la legge, a spiaggia libera, attrezzata, equamente distribuita, arredata (siepi parasabbia, alberate ombrose, isole ecologiche per i rifiuti, parcheggi bici, fontane pubbliche), con l’uso garantito di servizi e ristoro degli stabilimenti balneari adiacenti.»

Il presidente di Saline.Marina.PP1 chiede anche che nel piano si individuino delle aree naturalistiche in cui ripristinare e conservare l’originario paesaggio dunale verde. «Occorre un piano del verde per qualificare il lungomare e dei progetti di ingegneria naturalistica e fitodepurazione con cui bonificare e trasformare le aree degradate degli sbocchi fognari a mare esistenti».

«Intanto, cominciamo a far rispettare la legge, –conclude Di Giampietro– comminando una idonea multa al cantiere dei finanzieri, che non espone il dovuto cartello di cantiere con tutti i dati del progetto, prescritto dalla normativa. Perché, in questa città tutti sono speciali, ma nessuno è esonerato dal rispetto delle regole». 

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