L’Aquila – «La pervicace azione del governo produce come risultato l’insensato e schizofrenico ritorno in zona rossa, per un giorno, di una regione che da due settimane mostra valori stabilmente arancioni, ormai persino tendenti al giallo» Così il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio dopo che il Tar dell’Aquila ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dal Governo dell’ordinanza firmata dal Governatore il 6 dicembre scorso.
«Dopo che il Tar ha negato per due giorni l’esistenza di un “pericolo” così grave da giustificare un provvedimento d’urgenza, –ha commentato Marsilio– era chiaro che oggi il governo avrebbe potuto provocare solo il risultato di vedere una regione cambiare colore tre volte in tre giorni. Incuranti delle conseguenze pratiche nella vita delle persone, pur di poter esibire lo scalpo del reprobo Abruzzo.
Mi sento con la coscienza a posto: ho tutelato la salute dei cittadini adottando senza indugio le misure restrittive necessarie, e ho agito di conseguenza quando i dati mostrano un numero di guariti doppio o triplo dei nuovi contagiati da una settimana, tenendo conto della tenuta economica del territorio.
A un atteggiamento pragmatico e aderente alla realtà dei fatti, il governo preferisce una rigida e tetragona applicazione burocratica delle norme. Rifiutandosi, come ha fatto sin dal 2 dicembre scorso, di applicare un potere di deroga che è previsto dalle norme stesse, senza dare nessuna spiegazione di questo rifiuto».
Il Presidente della Regione infine riferisce di come pochi minuti dopo la pubblicazione della sentenza del Tar, abbia ricevuto la telefonata del ministro Speranza che gli ha trasmesso il testo dell’ordinanza, a sua firma e che riconosce l’Abruzzo in zona arancione. «A partire da domenica. Si consuma così –ha concluso il Governatore– uno di quei capolavori di burocrazia amministrativa che rende le istituzioni incomprensibili ai cittadini».
I CONSIGLIERI M5S ABRUZZO “PASTICCIO A DANNO DEGLI ABRUZZESI”
“Il Tar dell’Aquila ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dal Governo dell’ordinanza del presidente della Regione Abruzzo Marsilio. L’Abruzzo torna in zona Rossa. Un pasticcio a danno di tutti gli abruzzesi che ancora una volta sono in balia di scelte irragionevoli basate probabilmente più sulle logiche di consenso che sulle reali esigenze degli abruzzesi. Ora che il Tar si è espresso è ancora più evidente che il presidente Marsilio ha commesso un grave errore: le norme vanno rispettate altrimenti si creano danni enormi a tutto il territorio. Ci auguriamo che dopo questa ennesima bastonata il centrodestra abruzzese inizi davvero a smetterla con l’opposizione a tutti i costi alle scelte del governo e inizi a dimostrare quella collaborazione istituzionale che fino a ora da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia abbiamo visto solo a parole” così i consiglieri regionali del M5S Sara Marcozzi, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi, Francesco Taglieri , Barbara Stella e Giorgio Fedele |
Fina (PD) “Marsilio torni a fare il presidente degli abruzzesi
«Il Presidente Marsilio raccolga l’invito del Ministro Boccia e torni ad uno spirito di leale collaborazione con il Governo. Il TAR si è pronunciato e gli ha dimostrato di avere torto. Ora finiamola qua. Marsilio torni a fare il Presidente degli abruzzesi e non della Meloni. Torni a vivere, se non fisicamente, almeno con la testa ed il cuore in Abruzzo. Lo faccia per la durata dell’emergenza sanitaria, di fronte a cittadini che hanno il sacrosanto diritto ad istituzioni che collaborano ogni minuto e che non facciano tra loro polemiche sterili. Quando l’emergenza sarà finita potrà tornare allo sport dello scaricabarile con effetti meno nefasti per i nostri concittadini.» È quanto ha dichiarato Michele Fina Segretario Partito Democratico Abruzzo |