Montesilvano – «Con stupore e meraviglia abbiamo preso atto dei questionari propinati dall’amministrazione comunale di Montesilvano sulla sicurezza. Le domande sottoposte ai cittadini, infatti, sottendono in maniera nemmeno troppo velata una estesa e convinta forma di discriminazione ed una evidente vena xenofoba.»
È questa la durissima la reazione dei Consiglieri comunali del PD cittadino, dopo aver letto i testi del questionario sulla sicurezza inerente il progetto “Montesilvano Sicura”, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara e che vede impegnati gli studenti della facoltà di Ricerca Sociale, Politiche della Sicurezza e Criminalità, guidati dal docente di Politica della Sicurezza e Relazioni Internazionali Antonello Canzano.
I dati raccolti come aveva comunicato il municipio verranno analizzati dal Comune di Montesilvano, dal docente e dagli studenti del dipartimento di facoltà per poi essere condivisi in un’assemblea partecipativa con i cittadini per delineare programmi e scelte future dei quartieri.
Ma ai Dem alcune domande non sono piaciute: «Sembra di essere tornati agli anni 60/70, quando i proprietari di casa al Nord esponevano cartelli nei quali precisavano che gli affitti dei loro appartamenti era precluso ai meridionali. Che tristezza!
Come è possibile, negli anni 2000 e in una città che si atteggia a moderna, considerare un problema la presenza di extracomunitari?
Ed ancora, come si può ritenere l’immigrazione una situazione problematica che i cittadini dovrebbero evidenziare come un fatto rilevante nella nostra realtà quotidiana? È una caduta in basso veramente inaccettabile ed è un chiaro segnale di arretratezza culturale!
L’essere extracomunitario ovviamente non può in alcun modo essere sinonimo di illegalità e rischio sicurezza.
Secondo questa chiave di lettura dovremmo considerare extracomunitari anche i cittadini venezuelani, ai quali però abbiamo concesso l’attivazione di uno sportello. Uno sportello che avrebbe un senso compiuto solo se rispondesse ai bisogni di tutte le comunità presenti sul nostro territorio, senza distinzione alcuna».
I consiglieri PD ora chiedono all’Amministrazione comunale di Montesilvano di ritirare al più presto i questionari per la sicurezza «e di chiedere scusa alla città, soprattutto a quella parte (sicuramente maggioritaria) della popolazione che non condivide tali forme di razzismo, xenofobe e retrograde».
Il questionario stigmatizzato dai consiglieri PD è presente a questo link
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSd6AlahbY_ZN5g-XlbWON0dBYcOJm56NO3bd-WwA_Q5fpyD_w/viewform?vc=0&c=0&w=1&flr=0&gxids=7757&fbclid=IwAR2HEfotgp02XKEJ7RhTsbx7efUrVLSCP8xTtfagV1a5DhtS3QUQKz_-q7E