L’Aquila – “Un importante sostegno alle imprese operanti nel settore del turismo invernale e ai Comuni per il mancato introito. Stiamo cercando di preservare la base della nostra economia e la possibilità di una ripartenza quando ci saranno le condizioni. Se dipendesse da me, con i dati che abbiamo a disposizione, dal 4 dicembre saremmo in zona arancione. Siamo in condizioni di equilibrio e di sicurezza rispetto alla pressione sanitaria anche perché abbiamo nuovi posti letto”.
Così, in sintesi, il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, questa mattina, a L’Aquila, nel corso di una conferenza stampa, per presentare la legge approvata ieri in consiglio regionale su disposizioni urgenti a sostegno del comparto sciistico regionale. La norma prevede un contributo a fondo perduto per i gestori delle aree turistiche attrezzate, per i maestri di sci, per gli operatori economici del noleggio di sci, delle guide alpine e di alpinismo, delle aspiranti guide alpine e gli accompagnatori di media-montagna-maestri di escursionismo che operano stabilmente nel territorio regionale. Alla conferenza presenti il vice presidente Emanuele Imprudente, l’assessore Guido Quintino Liris, il sottosegretario Umberto D’Annuntiis, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, i consiglieri Simone Angelosante, Guerino Testa, Vincenzo D’Incecco e Roberto Santangelo. “Abbiamo stanziato 3 milioni di euro – ha detto Marsilio – a fondo perduto per le imprese che operano nel comparto sciistico, come ristoro per le gravi perdite subite per la pandemia e in aggiunta, un contributo è andato al Comune di Scanno per contribuire all’acquisizione del complesso infrastrutturale del bacino sciistico di Collerotondo, per impedire che il complesso venga venduto all’asta pubblica e per dar modo alle attività produttive locali di rimettersi in moto nella stagione invernale. Un sostegno anche per il comune di Fano Adriano relativamente agli impianti di Prato Selva”. A questo punto si apre il tema della riapertura degli impianti. “I nostri imprenditori – ha proseguito – hanno fatto investimenti seri e importanti. Per questo abbiamo chiesto al governo di valutare l’apertura degli impianti per chi pernotta almeno una notte o ha una seconda casa. In subordine chiediamo ristori certi e congrui nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza. Noi abbiamo fatto la nostra proposta che riteniamo percorribile e fattibile. Oggi la bozza del nuovo DPCM, vedremo. Se l’Abruzzo ha fatto ricorso ad una legge regionale ad hoc sulla montagna è evidente che mancava qualcosa. I ristori. Noi continuiamo ad intervenire in supplenza o a compensazione di interventi del governo nazionale”. Snocciolati dal presidente Marsilio anche i dati sui contagi in Abruzzo: in una settimana dopo la cura siamo passati da 682 di media giornaliera, su base settimanale, a 514 casi. Il numero di ospedalizzati per mille abitanti è pari allo 0,59 inferiore alla media nazionale che è 0,61. La pressione sugli ospedali va diminuendo e comunque sono aumentati i nuovi posti letto, oltre 200 in più nell’ultime due settimane. “Questo – ha aggiunto il Presidente – non significa tana liberi tutti. Invoco il massimo senso di responsabilità e faccio appello ai cittadini affinché si sottopongano allo screening di massa, in questi giorni, in atto nella provincia di L’Aquila. Dopo Bolzano siamo i primi in Italia a dare corso allo screening. Abbiamo trovato lo 0,5 per cento di positivi. Se nella zona più colpita l’incidenza è così bassa ci lascia ben sperare che il virus non circoli in maniera poi così diffusa”. Marsilio ha spiegato anche la richiesta avanzata al ministro Speranza in cui chiede, d’accordo con le altre regioni, di stabilire un percorso più chiaro e più ancorato ai dati reali, per il passaggio da una zona all’altra. “C’è asimmetria – ha detto – nel passaggio da una fascia all’altra quando si tratta di passare in una zona di maggior rischio la classificazione avviene immediatamente mentre il processo inverso comporta tempi più lunghi. Bisogna prendere atto dei dati reali in maniera più tempestiva”. In conclusione, il presidente Marsilio ha fatto anche una precisazione sugli incentivi per l’acquisto di mezzi di trasporto ‘sostenibili’. “L’indirizzo – ha concluso il presidente – è quello di dare priorità ai mezzi veri di mobilità sostenibile, come le biciclette, sia elettriche che tradizionali. Non vogliamo sprecare fondi con i monopattini ma abbiamo voluto estendere ad altre città la possibilità di usufruire degli incentivi.