Pescara – “E’ fortemente raccomandato alla Marcozzi di godersi quanto di più bello e importante nella vita: l’arrivo del bebè che le consentirà di tornare più carica e con nuova linfa politica. Sarà la benvenuta”.
Queste le parole del Consigliere regionale Guerino Testa rivolte alla collega consigliera del M5S Sara Marcozzi il 2 novembre scorso, quelle che hanno scatenato l’ira della consigliera di minoranza, dopo l’accaduto molti esponenti di opposizione hanno espresso solidarietà alla Marcozzi “Testa è riuscito a portare il livello a una bassezza che io non avevo mai visto all’interno di Regione Abruzzo” aveva commentato la grillina preannunciando che avrebbe interessato la Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo denunciando quanto accaduto.
Oggi Carola Profeta che è Referente di Fratelli d’Italia per la provincia di Pescara nel Dipartimento Famiglia e Pari Opportunità nonchè membro della CPO della Provincia di Pescara, risponde alla Consigliera regionale Marcozzi stigmatizzando quanto da lei denunciato.
Riportiamo testualmente le parole del consigliere regionale Guerino Testa riguardo il consigliere regionale, sua collega, Sara Marcozzi del M5S: “E’ fortemente raccomandato alla Marcozzi di godersi quanto di più bello e importante nella vita: l’arrivo del bebè che le consentirà di tornare più carica e con nuova linfa politica. Sarà la benvenuta”. Di conseguenza a queste parole, il consigliere regionale Marcozzi ha sporto denuncia alla CPO regionale, segnalando l’accaduto, ritenendo che: “contrastare anche episodi apparentemente meno gravi e imprudentemente catalogati da alcuni tra le “battute di spirito”, come quello che mi ha visto interessata, può contribuire a educare al rispetto reciproco, al rispetto delle donne, della loro essenza, del loro importante ruolo all’interno della nostra società’.
Ora in qualita’ di responsabile del Dipartimento Famiglia e Pari Opportunita’, membro della CPO della provincia Pescara e come membri del coordinamento cittadino dei Fratelli D’Italia, vogliamo dire molto semplicemente e direttamente alla “consigliera pentastellata” (termine usato dai giornalisti e quindi speriamo non sembri lesivo) che le parole del capogruppo in regione di Fratelli D’Italia non sono affatto né lesive della dignità di una donna né tanto meno , come ho letto in svariati articoli, addirittura misogine . Invitiamo il capogruppo in regione del M5S a rivolgersi , magari anche insieme a noi, alla CPO per affrontare i veri problemi che attanagliano oggi le donne, come per esempio la totale assenza , in alcune zone del territorio abruzzese di case rifugio per persone maltrattate; la totale mancanza di rispetto da parte di alcune istituzioni, tra cui magistratura e servizi sociali, verso le donne, madri e mogli a cui vengono sottratti i figli senza nessuna motivazione fondata, al caso della vigilessa di Teramo, licenziata dal comune due volte e due volte reintegrata dal tribunale del lavoro con una sentenza , ma che ancora oggi, il bullismo istituzionale del comune di Teramo disattende , e non permette di far rientrare al proprio posto di lavoro, una donna vittima di violenza istituzionale, oltre che di violenza sul posto di lavoro.
Interpelliamo la Commissioni Pari Opportunità regionale per le cose davvero importanti e serie, perché siamo sicure che non ci crede neanche Lei, che il dott. Testa volesse offendere il suo stato di gravidanza. Le ricordiamo che siamo nell’unico partito italiano guidato da una donna, una donna che in uno stato avanzato di gravidanza si è candidata per il Comune di Roma. Giammai nessuno di Fratelli D’Italia potrebbe pronunciare parole lesive nei confronti di una donna che sta svolgendo il suo lavoro, la sua funzione istituzionale, la sua missione.
Cara “Consigliera” , piuttosto che difendere l’onore delle donne incinte siano esse lavoratrici o meno, tuteliamo le donne incinte che per motivi economici sono costrette ad abortire, perché non hanno un’altra alternativa. Chiediamo di cancellare la circolare con la quale si permette, alle ragazzine minorenni, di entrare in farmacia, senza nessuna prescrizione medica, e prendersi la RU486 per abortire come fosse un mal di testa; Cara “Consigliera” piuttosto che difendere il femminismo retorico post 68 , difendiamo il diritto di ogni bambino alle vere pari opportunità, quelle di avere una mamma e un papà. Cara “Consigliera” anziché
denunciare un collega che le ha solamente augurato di godersi il momento più bello della vita di una donna, condanniamo una volta per tutti, la pratica barbara dell’utero in affitto che concretamente svilisce la dignità di una donna.
Ecco queste sono le battaglie che un politico dovrebbe fare per le donne e per le pari opportunità. Se lei vorrà, noi di Fratelli D’Italia saremo disponibili a lottare insieme; maschi e femmine.
Rispetto alle parole di solidarietà espresse dall’on. Pezzopane, ci domandiamo: ma Lei cara Senatrice dov’era quando il suo collega di partito, ex presidente della Regione Abruzzo, ha davvero usato violenza nei confronti della “consigliera grillina”; io mi ricordo che ho condannato fortemente l’accaduto e ho manifestato la mia solidarietà personalmente in un incontro all’Aurum alla dott.ssa Marcozzi.
Lei invece dov’era? Cosa ha detto? Ha bisogno di una bagarre regionale tra Fratelli d’ Italia e il M5S per avere qualcosa da dire?
CAROLA PROFETA
REFERENTE PROVINCIA DI PESCARA
DIPARTIMENTO FAMIGLIA E PARI OPPORTUNITA’ FRATELLI D’ITALIA
MEMBRO DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ PROVINCIA DI PESCARA
ANTONELLA BOTTARINI
MEMBRO DEL COORDINAMENTO CITTADINO