L’Aquila – “L’acuirsi della situazione di emergenza rende sempre più stringente l’attività di prevenzione dei contagi, specie nelle scuole, da questo nasce la risoluzione all’esecutivo perché renda possibili anche nella nostra regione l’esecuzione dei test e sierologici e i tamponi rapidi in farmacia, interamente gratuiti per studenti e famiglie, come accade in Emilia Romagna”, così i consiglieri regionali dei gruppi Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo misto.
Un’esigenza che arriva direttamente dal Ministero della Salute, che in una delle ultime circolari affermava che proprio in vista di un probabile ampliamento dell’esigenza di prevenire, attraverso l’effettuazione di test, l’incremento dei contagi. “L’Emilia Romagna lo ha fatto – ribadiscono i consiglieri di centrosinistra – è stata la prima regione in Italia, ha dedicato un vero e proprio potenziamento, stringendo un accordo con le associazioni di categoria delle farmacie, direttamente coinvolte nel progetto che decollerà in questi giorni. L’Abruzzo, invece, si è adoperata solo per il codice rosso per il tampone naso faringeo per l’alunno sintomatico e ai suoi contatti stretti. In pratica si applicano le raccomandazioni delle circolari ministeriali, ma non si porta avanti nessuna prevenzione aggiuntiva come accade invece in Emilia e anche in Veneto.
Invece si dovrebbe, con la speranza che ora che hanno finito di litigare si attivino su qualcosa di veramente utile alla comunità, per questo proponiamo di promuovere ulteriori attività che si affianchino a quelle in corso, rivolte al mondo della scuola, mirate a rivelare l’eventuale esposizione al coronavirus in ulteriori fasce di popolazione, in primis stringendo un accordo con le farmacie, affinché si proceda sul percorso aperto dal presidente Bonaccini che alleggerisce così anche di molto il carico di lavoro degli attuali canali sanitari che li effettuano. Fatta l’intesa, si dovrà procedere ad avviare nel minor tempo possibile una campagna screening su base volontaria, con test sierologici e tamponi rapidi da eseguire in farmacia, per la ricerca degli anticorpi anti SARS-CoV-2 in grado di rivelare l’eventuale esposizione al coronavirus, o, in alternativa, con test antigenici per evidenziare la presenza di componenti (antigeni) del virus, allo scopo finale di assicurare una maggiore sicurezza nel mondo scolastico e nell’intera Regione
Per rendere operativo il tutto sarà necessario convocare immediatamente e senza perdere altro tempo, un tavolo di confronto con le Associazioni di categoria dei farmacisti per costruire un accordo di programma funzionale alla campagna screening, che dovrà riguardare, in una prima fase dove si deve evitare di creare focolai, quindi su alunni-studenti, loro fratelli e sorelle, nonché ulteriori familiari conviventi previo consenso dei genitori, tutori, soggetti affidatari dei minori; gli studenti universitari col medico curante in Regione; i genitori dei bambini e degli alunni, studenti (da 0-18 anni e maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore); per poi essere esteso a tutta la comunità abruzzese”.