PESCARA – «Salute dei cittadini e sopravvivenza delle imprese e delle attività economiche devono andare di pari passo: per questo, occorre fare appello al senso di responsabilità di tutti, affinché le regole siano rispettate ma anche condivise. Ora sindaci e amministratori locali, investiti di particolari responsabilità dalle nuove decisioni del Governo, devono evitare la tentazione di decidere nel chiuso delle stanze, rafforzando invece il confronto con associazioni d’impresa e gruppi di interesse, in modo da valutare con il consenso più ampio le possibili misure da adottare». Lo afferma il direttore provinciale della Cna di Pescara, Carmine Salce, secondo cui «le imprese, da quelle che erogano servizi alla persona a quelle della ristorazione, non avrebbero né meritato né sopportato ulteriori limitazioni alle loro attività, dopo aver chiuso per mesi prima, e applicato con zelo e attenzione poi, tutte le norme dettate dai vari provvedimenti varati da Governo e Regione contro la diffusione del virus».
«Già nei giorni scorsi, prima ancora che il Governo decidesse di trasferire competenze e poteri in materie di aperture e chiusure ai sindaci – prosegue Salce – avevamo fatto appello alle amministrazioni locali affinché fosse rafforzato, rendendolo permanente e istituzionalizzato, il confronto con le associazioni d’impresa: questo permetterebbe di rafforzare l’attività di prevenzione, mantenere i collegamenti con una vasta platea di operatori, monitorare il territorio, individuare le criticità, facilitare la comunicazione con i propri associati». A questo punto, conclude, «visto che l’agenda politica viene sempre più scandita dall’emergenza, sarà davvero il caso che questo metodo sia adottato dalle più grandi amministrazioni comunali del nostro territorio, a cominciare da Pescara, Montesilvano e Spoltore: non è il tempo di uomini soli al comando, ma di ascolto e confronto continui».