L’AQUILA – “E’ davvero singolare che la deputata aquilana del Pd, Stefania Pezzopane, si erga, tardivamente peraltro, a paladina dell’inserimento della ricostruzione 2009 e 2016 tra le priorità del governo in materia di Recovery Fund. Un risultato che è esclusivamente frutto del lavoro dei parlamentari di Fratelli d’Italia in commissione e che la Pezzopane tenta maldestramente di annacquare”. Lo dice l’assessore regionale di FdI alle Aree interne e al Cratere, Guido Quintino Liris.
“D’altronde – incalza Liris – la Pezzopane non è nuova a sortite del genere. In tema di ricostruzione è stata spesso e volentieri in ritardo, messa in difficoltà da un governo sordo alle istanze di questo territorio, e addirittura contraria a proposte in favore del suo stesso territorio. Ricordo, solo a titolo di esempio, la questione precari, su cui è stata in grado addirittura di fornire informazioni fuorvianti sulla presunta stabilizzazione; emblematica è poi la vicenda della prima stesura del “Decreto sisma”, di cui la Pezzopane era relatrice, all’interno del quale L’Aquila e il Cratere 2009 erano stati esclusi; anche nel successivo “Cura Italia” sono stati dichiarati inammissibili emendamenti sulla ricostruzione che la Pezzopane si è guardata bene dal ripresentare. Assistiamo, insomma, a una continua strumentalizzazione delle vicende parlamentari, frutto di una bulimia mediatica che attanaglia la solerte deputata, ormai abituata a fantasiose ricostruzione, come l’ultima”.
Sulla vicenda Recovery Fund, Liris insiste: “L’impegno a inserire la ricostruzione, sia 2009 che 2016, tra le priorità del governo è merito esclusivo dei parlamentari di Fratelli d’Italia, che hanno agito nel solco di quanto sempre fatto in questi anni, ovvero proporre provvedimenti utili per la rinascita dei territori così duramente colpiti. Visti ritardi, lungaggini e difficoltà, vista la condizione drammatica delle persone, sarebbe opportuno che la Pezzopane smettesse di utilizzare la sua attività per meri scopi di propaganda e, al contrario, stimolasse il governo di cui il Pd fa parte a dare, finalmente, qualche risposta concreta”.