PESCARA, 9 ottobre – “I cinque euro ipotizzati sono una somma assolutamente troppo bassa e, soprattutto, trattandosi di un processo su base volontaria, non abbiamo nessuna certezza su quanti e quali operatori accetteranno”. Lo afferma, a proposito del protocollo per garantire ai commercianti zero commissioni sui micro-pagamenti digitali, il deputato Andrea Colletti (M5S), che nei giorni scorsi ha presentato una proposta di legge riguardante proprio la riduzione delle commissioni interbancarie e l’eliminazione delle stesse per transazioni al di sotto dei 20 euro.
Nella proposta di legge si propone di “ridurre i costi delle transazioni effettuate con carte di pagamento” per tutelare da un lato gli operatori che offrono tale servizio dall’altro i consumatori e per “garantire maggiore efficienza, possibilità di scelta e trasparenza dell’offerta”, eliminando quelle per importi al di sotto dei 20 euro. Il tutto, con l’obiettivo finale di contribuire a “diffondere i pagamenti con moneta elettronica, anche per importi limitati”, considerando che “con il progressivo e inevitabile aumento dei pagamenti digitali non ha senso che le commissioni restino così alte”. Una proposta il cui valore e le cui finalità, nonostante le nuove ipotesi, secondo il deputato “non cambiano”.
Colletti parla infatti di un “piano di necessaria modernizzazione del Paese già in atto a livello di riforme legislative e coinvolgendo i cittadini e gli operatori attraverso strumenti incentivanti. Gli articoli 1 e 2 della proposta di legge – illustra il deputato – riducono le commissioni interbancarie sulle operazioni tramite carte di debito e di credito ad uso dei consumatori, stabilendo nuovi limiti inferiori a quelli tuttora previsti, a seconda di fasce determinate, e nel rispetto del massimale previsto dal regolamento UE, eliminando le commissioni per le operazioni al di sotto dei 20 euro.
“Per le operazioni nazionali tramite carta di debito ad uso dei consumatori – si legge nella proposta – i prestatori di servizi di pagamento possono applicare, per ogni operazione superiore a 20 euro, una commissione interbancaria non superiore allo 0,2 per cento del valore dell’operazione per operazioni di valore compreso tra 20 e 100 euro, non superiore allo 0,15% per operazioni tra 100,1 e 500 euro, non superiore allo 0,10% per operazioni tra 500,1 e 1.000 euro e non superiore allo 0,08 per operazioni superiori a 1.000 euro”.
Il terzo articolo, invece, riguarda il limite oltre il quale i tassi di interesse sono usurari. In tal senso Colletti propone di sostituire il comma 4, articolo due, legge 7 marzo 1996 n.108 con quello contenuto nella sua proposta di legge: “Il limite previsto dal terzo comma dell’articolo 644 del codice penale, oltre il quale gli interessi sono sempre usurari, è stabilito nel tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali stabilito dalla Banca centrale europea aumentato: di 7 punti percentuali, qualora il debitore presti garanzie reali; di 10 punti percentuali, qualora il debitore presti solo garanzie personali”.
“Alla luce di questa modifica – sottolinea il deputato – il limite ai tassi usurari sarebbe collegato e vincolato al tasso al quale le banche assumono i prestiti dalla Bce, abbassando così di fatto notevolmente il limite attualmente previsto dai parametri della normativa vigente, a garanzia principale dei soggetti più deboli ed esposti al drammatico fenomeno dell’usura, che devono essere particolarmente tutelati dal nostro ordinamento giuridico. Troppo spesso abbiamo assistito a situazioni inaccettabili ed è indispensabile intervenire. Si tratta di una proposta a tutela del cittadino, che spero possa trovare il sostegno di tutti coloro che hanno a cuore i piccoli imprenditori, forza del nostro Paese”, conclude Colletti.