Pescara – È stato presentato ieri a Montesilvano il progetto per la costruzione di una nuova stazione per gli autobus TUA, il terminal andrà ad occupare gli spazi di via Rossi, attigui a Portoallegro.
L’importo dell’operazione prevista con fondi Masterplan è di 560mila euro, il risultato promesso è di poter ridurre della metà i tempi di percorrenza tra la stazione ferroviaria di Pescara e il futuro capolinea di Montesilvano, gli autobus impiegheranno a quanto pare, 20 minuti a fronte dei 40 attuali, usando come via “veloce” di collegamento la Strada Parco.
Ma sulla scelta dell’arteria come tratto di congiunzione tra il capoluogo e il nuovo terminal sono critici i comitati Greenway Strada Parco, un gruppo nutrito di cittadini che nel tempo ha lottato per preservare e valorizzare il tracciato dell’ex ferrovia come giardino urbano, puntando sulla mobilità sostenibile e slow.
«Il bus elettrico in transito sulla Strada Parco entro il 2021 (!) non consentirà – come avviene illegalmente oggi – ai ciclisti di invadere la sede stradale: potranno pedalare ai lati della stessa, dove esistono le piste ciclabili (quando di pista ciclabile ce n’è una sola, pure discontinua e promiscua).
Dopodiché, espletate le ultime modifiche, la strada parco entrerà in funzione (con biglietteria, informazioni utenza, attesa passeggeri e servizi igienici) anch’essa entro l’anno prossimo.
Un successone!»
Commentano sarcasticamente i comitati che aggiungono «gli unici fruitori legali della Strada Parco sono proprio i ciclisti e i pedoni, che il sindaco di Montesilvano e il Presidente TUA vorrebbero invece costringere in spazi troppo stretti per accoglierli in condizioni di sicurezza.
Tutto il resto è “illegale“ e, prima o poi, lo scopriranno tutti.
Piuttosto, sarebbe lecito domandarsi:
1) quali saranno, oltre ai servizi igienici, le modifiche da apportare alla Strada Parco per renderla idonea al transito dei bus elettrici?
2) e, soprattutto, che fine farà “Filò l’Antitraffico illogico” insieme ai 15 milioni di Euro mal spesi per l’impianto di elettrificazione superfluo per i bus a metano (o a batteria) previsti lievemente in esercizio in assenza delle pur minime condizioni di sicurezza?
“Mo me lo segno”, direbbe il compianto comico straordinario Massimo Troisi.»
I Greenway ricordano come la Regione Abruzzo abbia individuato, tra le opere strategiche per la mobilità, la realizzazione di otto autostazioni su tutto il territorio abruzzese, due per ogni provincia.
L’opera sarà realizzata a Montesilvano nell’area presso via Aldo Rossi, in prossimità dei complessi Porto Allegro, Warner Village e Palacongressi, dove si trovano alcune aree di proprietà del comune.
«Entro il prossimo anno dovrebbero transitare i mezzi pubblici elettrici, e non, lungo la strada parco. Siamo proprio sicuri?» Chiedono i reponsabili dei comitati civici nati a tutela della funzione sociale della Strada Parco:
Gianni D’Intino, Antonella De Cecco, Roberto De Pamphilis, Maurizio Biondi e Ivano Angiolelli, e aggiungono:
«È disarmante che le Istituzioni responsabili insistano – dal 2012 – sul ritornello stucchevole dei bus sulla Strada Parco, trascurando le condizioni inadeguate dello stato dei luoghi, che prescindono ovviamente dal tipo di trazione prescelto.
Senza spendere una sola parola sulla vicenda irrisolta della Filovia mai nata, a distanza di 12 anni suonati dall’avvio dei lavori irregolari che non hanno consentito la realizzazione di un’infrastruttura conforme all’impiego del servizio BRT auspicato.
Allo stato misero dell’arte, i comitati saranno costretti a ribadire i contenuti della diffida stragiudiziale di cui alla Pec dell’11 settembre scorso.
Nessun utilizzo della Strada Parco di Pescara e Montesilvano sarà possibile prima che l’infrastruttura abbia superato con esito favorevole la lunga fase dei collaudi USTIF propedeutici al regolare esercizio dell’impianto».