“Nessun buco di bilancio. I 14,5 milioni sono risorse immesse nel sistema economico per accelerare i pagamenti”
Umberto Di Primio
“Dopo 10 anni continuo a dover fare i conti con la malafede di chi tenta, con notizie prive di fondamento, di mistificare la realtà o peggio non comprende le più elementari nozioni di finanza degli Enti locali e neanche conosce i provvedimenti del Governo”. Così il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in merito alla delibera relativa alla variazione di bilancio approvata dall’esecutivo e con la quale sono state iscritte in bilancio somme relative ad un’anticipazione per 14,5 milioni di euro.
«Non è ammissibile la superficialità con la quale vengono affrontati argomenti che meriterebbero di essere prima approfonditi. I 14,5 milioni di euro, che qualcuno definisce “buco”, sono soldi che l’Ente restituirà in 28 anni allo Stato. Con il Decreto Rilancio il Governo ha offerto a tutti i Comuni italiani, compreso quello di Chieti, la possibilità di accelerare i pagamenti e quindi di immettere risorse nel sistema economico dando, così, un aiuto fattivo ad aziende e famiglie. All’anticipazione di liquidità hanno aderito tutti i Comuni italiani e non vedo perché non avrebbe dovuto farlo quello di Chieti».
La delibera cui viene fatto riferimento, specifica l’Assessore alle Finanze, Valentina Luise, approvata in giunta il 18 settembre, è una variazione per poter iscrivere in bilancio somme già ricevute e fa seguito alla decisione già adottata dall’esecutivo, lo scorso 6 luglio, di aderire ad una delle misure introdotte dal Decreto Rilancio (art. 125) che consente a tutti gli Enti locali di attivare anticipazioni di liquidità destinate ad accelerare i pagamenti maturati sino al 31 dicembre 2019 nei confronti dei propri fornitori di beni e servizi, assicurando in tal modo liquidità alle imprese, con conseguenti benefici per l’intero sistema economico nazionale.
«Le restrizioni imposte dall’esigenza di contenere il diffondersi del virus da COVID 19 – prosegue l’Assessore Luise – hanno determinato una generalizzata e consistente contrazione delle entrate proprie degli Enti Locali rispetto alle previsioni, riduzione che non ha trovato integrale compensazione nelle misure di sostegno a livello nazionale, oltre alle maggiori spese per fronteggiare l’emergenza epidemiologica. La misura introdotta dal Decreto Rilancio ha fornito ai Comuni la possibilità, attraverso un’adeguata dotazione finanziaria, di liquidare i fornitori generando, in tal modo, un circolo virtuoso. La prossima amministrazione, grazie a questa nostra iniziativa, non dovrà restituire entro il prossimo 31 dicembre, l’anticipazione di liquidità per 6 milioni votata dal Consiglio Comunale lo scorso 24 aprile. Questo vuol dire che chi verrà avrà spazi di manovra per 6 milioni di euro sul bilancio».