Pescara – “No al definanziamento di due importanti interventi nella Provincia di Pescara quali sono la riqualificazione dell’Area di risulta e la bonifica della discarica di Villa Carmine fra Montesilvano e Città Sant’Angelo”, questo il messaggio della conferenza stampa congiunta gruppo regionale Pd e consiglieri Pd del Comune di Pescara, che ha illustrato come le delibere di giunta regionale n. 416 del 15/07/2020 e n. 535 del 31/08/2020 mettano a forte rischio i due interventi.
“Masci non firmi quella convenzione, è dannosa per Pescara – avverte il consigliere regionale Antonio Blasioli con i consiglieri comunali Pd Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Stefania Catalano e Giovanni Di Iacovo presenti alla conferenza – Alla delibera la Giunta n. 416 del 15/07/2020 con cui la Regione Abruzzo ha individuato gli interventi soggetti all’ipotesi di definanziamento, cioè quelli più in ritardo nella progettazione definitiva ed esecutiva, ne ha fatta seguire un’altra, la n. 535 del 31/08/2020 con cui ha approvato sia l’elenco degli interventi (all. A) soggetti a definanziamento, ma soprattutto il nuovo “Accordo Istituzionale” che i soggetti attuatori degli stessi dovranno sottoscrivere con la Regione Abruzzo e che prevede che a loro resti solo il 7% della quota di fondi Masterplan già oggetto di convenzione sottoscritta L’intesa, in particolare, prevede: la revoca della concessione in essere; la stipula di una nuova convenzione per la sola quota del 7% denominata “convenzione progettuale”; la stipula di una “convenzione di realizzazione”, da siglare solo una volta esaurita la “convenzione progettuale” e da finanziare attraverso la prossima programmazione FSC, quella 2021-2027”.
Una delibera che castiga molti dei soggetti attuatori individuati che vedono sostanzialmente cancellati i fondi Masterplan fino a nuova convenzione, in particolare il Comune di Pescara, soggetto attuatore del progetto relativo al Parco centrale, avvertono i consiglieri che annunciano anche che chiameranno il sindaco a riferire al prossimo Consiglio Comunale sulla vicenda e il Comune di Montesilvano per la bonifica di Villa Carmine, in questo caso indirettamente in quanto il soggetto attuatore è l’Arap.
“Parliamo di due interventi che presentano aspetti di urgenza che devono essere tenuti in considerazione – così Blasioli – Per il Parco centrale di Pescara, che ha terminato il suo iter in Consiglio Comunale, ci troviamo di fronte ad un appalto in concessione di lavori, la cui progettazione e realizzazione è rimessa all’esterno, quindi chi aderirà all’avviso pubblico dovrà proporre la progettazione e poi eseguire le opere in cambio della gestione. Ciò significa che alla luce del nuovo percorso individuato, la “convenzione progettuale” per una quota del 7% dei 12 milioni stanziati in realtà per il Comune di Pescara non è utilizzabile e non serve assolutamente a nulla se non a guadagnare tempo, mentre la stipula di una nuova “convenzione di realizzazione”, legata ai fondi della programmazione dei fondi FSC 2021/2027, implica che il Comune di Pescara avrà a disposizione quei fondi (anche se su questo c’è solo un impegno) solo tra non meno di due anni. Tutto questo significa partire con la gara a fine 2022, con un ritardo considerevole e costi di realizzazione e gestione sostanzialmente alterati rispetto ad oggi.
C’è poi da dire che questa sospensione dei fondi è in contrasto con la legge regionale n.9 del 6/04/2020 ribattezzata “Cura Abruzzo 1” . La lettera e) del comma 1 dell’Art. 2 della legge, infatti è arrivato in aula con questo testo:
e) la riprogrammazione per le finalità di cui al comma 2 dell’articolo 1 dei fondi statali non vincolati o finalizzati ad attività compatibili con le finalità della presente legge per i quali non siano stati formalmente assunti impegni giuridicamente vincolanti nei confronti di terzi, alla data di entrata in vigore della presente legge. A tal fine, entro il termine di 15 giorni dall’approvazione della deliberazione della Giunta regionale che definisce modalità e procedure, ciascun Dipartimento provvede ad una ricognizione di tutte le somme disponibili sia sulla gestione di competenza sia sulle economie vincolate di propria afferenza con le modalità e le procedure definite dalla Giunta regionale di concerto con gli indirizzi definiti dal Comitato di cui all’articolo 8. Sono escluse dalla riprogrammazione quelle risorse che la Giunta regionale ritiene strategiche per il conseguimento degli obiettivi di mandato.
Un mio emendamento pensato per salvaguardare proprio i fondi per l’area di risulta, ha infatti esteso quanto previsto dal testo originario, mantenendo non solo i fondi per i quali erano stati assunti obbligazioni giuridicamente vincolanti, ma anche quelli per cui si erano sottoscritte convenzioni con gli enti locali, trasformando il testo nel seguente: e) la riprogrammazione per le finalità di cui al comma 2 dell’articolo 1 dei fondi statali non vincolati o finalizzati ad attività compatibili con le finalità della presente legge per i quali non siano stati formalmente assunti impegni giuridicamente vincolanti nei confronti di terzi, ivi compresi gli enti locali, alla data di entrata in vigore della presente legge. A tal fine, entro il termine di 15 giorni dall’approvazione della deliberazione della Giunta regionale che definisce modalità e procedure, ciascun Dipartimento provvede ad una ricognizione di tutte le somme disponibili sia sulla gestione di competenza sia sulle economie vincolate di propria afferenza con le modalità e le procedure definite dalla Giunta regionale di concerto con gli indirizzi definiti dal Comitato di cui all’articolo 8. Sono escluse dalla riprogrammazione quelle risorse che la Giunta regionale ritiene strategiche per il conseguimento degli obiettivi di mandato.
Per la discarica di Villa Carmine, la procedura è analoga ma rischia di avere effetti ancora peggiori, perché ritarda ulteriormente i tempi di bonifica di una vera e propria bomba ambientale. La Delibera della Regione ha l’effetto di revocare la precedente convenzione tra Regione e Arap, soggetto attuatore dell’intervento. Anche in questo caso, la “convenzione progettuale” che lascia solo il 7% per le spese di progettazione, rischia di essere inutile. Questi soldi infatti sono inutilizzabili per le Mise, perché previsti per le sole spese di progettazione, con il risultato di sottrarre, di fatto, 9,3 milioni al Sir Saline-Alento. Questo nonostante l’Arta abbia certificato che il sito continui ad inquinare da anni e ininterrottamente fiume, terra e mare al confine fra Montesilvano e Città Sant’Angelo e che i cumuli di rifiuti, di cui non si è ancora fissata la modalità di bonifica e messa in sicurezza, rischiano di collassare”.
“Per tutte queste motivazioni – concludono i consiglieri – chiediamo al Sindaco di Pescara di non sottoscrivere l’accordo Istituzionale allegato alla DGR n. 535 e di verificare le condizioni per attivare un contenzioso nei confronti della Regione per la salvaguardia dei 12 milioni già oggetto di convenzione. O in alternativa di escludere questo progetto da quelli oggetto di definanziamento di cui alla DGR. 416 o, viceversa, trovare altre modalità di finanziamento che permettano di avviare la procedura di evidenza pubblica per la scelta del soggetto concessionario entro la data di dicembre come il Sindaco Masci ha sempre sostenuto nelle dichiarazioni pubbliche.
Stesso discorso per l’Arap, su cui dovrebbe farsi sentire forte la voce del Sindaco di Montesilvano, per chiedere che l’Agenzia Regionale non firmi la nuova convenzione, mettendo la sua Città nelle condizioni di non poter risolvere l’annoso e grave problema della discarica di Villa Carmine, che i recenti pareri dell’Arta hanno mostrato essere non più rimandabile”.