Montesilvano – Il comitato dei cittadini residenti in Via Liguria a Montesilvano ha ottenuto oggi una prima importante vittoria. Questa mattina il TAR di Pescara ha notificato la sospensiva del cantiere che prevede in Via Liguria l’ennesima colata di cemento. «Via Liguria è una strada molto stretta a ridosso del lungomare, oggetto di ripetuti allagamenti.» Rimarca il segretario provinciale PRC-SE, Pescara Corrado Di Sante che ricorda «Qui l’amministrazione di centrodestra ha rilasciato a gennaio 2020 un permesso a costruire per la demolizione di un villino unifamiliare degli anni 60 e la ricostruzione nello stesso sito di un palazzo di 5 piani, più il piano riservato ai garage, per 12 appartamenti, un volume di cemento che passa da 492 metri cubi a 6000».
«È grave –sottolinea il dirigente di PRC-SE– che nonostante le proteste e il ricorso al Tar notificato il 4 luglio, gli uffici del comune di Montesilvano abbiano prodotto un’autorizzazione “nulla” firmata “Assente” per consentire alla ditta di accelerare i lavori, in deroga agli orari previsti dalla normativa regionale. Questa ennesima vicenda ha determinato un nuovo esposto, che ha portato alla sospensiva del Tar. Il giudizio nel merito dei numerosi rilievi e irregolarità sollevate dal comitato cittadino ci sarà a settembre.
È incredibile che nonostante la sospensiva la ditta abbia proseguito a lavorare nel corso di tutta la mattinata, fino al primissimo pomeriggio.
È scandaloso che dei cittadini per far valere i propri diritti e l’interesse della collettività debbano ricorrere al giudice: è il fallimento della politica».
Di Sante infine conclude «A Montesilvano la stagione del Ciclone non si è mai chiusa. La nuova frontiera della valorizzazione e speculazione immobiliare punta a trasformare villini in prossimità del mare in palazzi di 5,6,7 piani su stradine prive di marciapiede, decuplicando i metri cubi di cemento su un fazzoletto di terra. De Martinis e Aliano sbeffeggiano il cambiamento climatico, dando via libera ai desiderata dei costruttori. Questa volta, però, sindaco, assessore e gli “stregoni” del cemento, hanno ricevuto un primo stop; ignorando le legittime proteste dei cittadini hanno rimediato l’ennesima pessima figura».