Il tecnico lombardo guiderà la squadra neroverde per il terzo anno consecutivo: «Ho deciso di rimanere a Chieti perché sento di avere ancora un debito con questa società e non volevo lasciare un lavoro rimasto solo a metà. Avremo una squadra più giovane, ma di certo con ambizioni importanti»
Chieti. Come annunciato dal patron Giustino Angeloni nell’intervista dello scorso 10 giugno, la Connetti.it Pallavolo Teatina si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie B1. In attesa di illustrare le tante novità nello staff tecnico e nel roster, totalmente rinnovato, la società conferma la sua decisione di ripartire da un punto fermo, da una colonna che costituisca il principale riferimento per la nuova squadra che si sta costruendo in queste settimane: Giorgio Nibbio. Giunto nel dicembre 2018, il tecnico lombardo ha condotto la Pallavolo Teatina verso lo storico traguardo della vittoria del campionato di B2, mentre nella scorsa stagione ha dovuto fare i conti con molte difficoltà, di vario tipo, fino alla conclusione anticipata di inizio marzo. È da quanto è stato fatto nella scorsa stagione che Giorgio Nibbio vuole ripartire, con rinnovato entusiasmo:
«Sì, abbiamo avuto tanti problemi lo scorso anno, dall’incredibile sequela di infortuni che ci hanno colpito, fino all’indisponibilità per tanti mesi del palazzetto. Resto convinto che la squadra dello scorso anno se la sarebbe giocata fino all’ultimo per i playoff e che il suo reale valore sia rimasto inespresso, ma d’altro canto comprendo la delusione di chi si aspettava di più. Ho deciso di rimanere a Chieti proprio pensando a questo: sento di avere ancora un debito verso questa società, di non essere ancora riuscito a dare, per tanti motivi, quello che posso e voglio dare».
Come già annunciato da Giustino Angeloni, il roster della Connetti.it è stato totalmente rinnovato.
«È stata una scelta condivisa da me e dalla società, quella di ripartire da zero con una squadra completamente nuova. Ci saranno due-tre elementi di esperienza, ma per il resto sarà una squadra dall’età media piuttosto bassa, per quanto si tratti di giocatrici che, pur giovani, hanno già esperienze importanti alle spalle. Avremo bisogno di tempo e di pazienza, ma di certo non ci mancano le ambizioni: possiamo dire la nostra».
Si riparte, molto probabilmente, in un nuovo girone e con l’incognita delle norme anti-covid.
«Con la divisione della B1 in cinque gironi è probabile che non capiteremo più in un girone come quello dello scorso anno, ma piuttosto in uno con avversarie dell’Italia centrale. Da un lato, ciò è positivo perché non giocheremo più in campi molto caldi e difficili, ma dall’altro il livello tecnico-tattico mediamente si alza molto, mano a mano che si risale la penisola. Quanto alle regole anti-covid, sentendomi anche con molti colleghi ho raccolto un parere unanime: sono norme, nella maggior parte dei casi, assurde, contrarie allo stesso spirito del gioco. Confido che verranno presto cambiate, noi nel frattempo non potremo far altro che adattarci. Rispetto al solito, all’inizio dovremo fare un importante lavoro atletico, perché le giocatrici sono ferme dallo scorso mese di febbraio. Ci sarà da lavorare sodo, per tutti, ma la voglia e l’entusiasmo di certo non ci mancano».