Montesilvano- Sono iniziati i lavori per la riqualificazione del tratto di lungomare all’altezza della spiaggia libera dove lo scorso anno si è tenuto il concerto di Jovanotti. La ciclabile bike to cost che costeggia la strada è stata già sradicata per far posto alla nuova. Il progetto prevede, come è noto, una ciclabile rossa a cuoricino che circonda un pezzo della spiaggia sino ad attraversare la strada, che verrebbe rialzata, e finire il circuito nella pineta, il traffico veicolare sarebbe dirottato nel retro pineta, allargando la via. Così riferiscono i consiglieri comunali del PD e del M5s che oggi sono andati sul posto, per un sopralluogo, dopo aver partecipato, alla presenza dell’assessore A. H. Aliano, ad una commissione di garanzia che i commissari riferiscono essere stata poco soddisfacente rispetto ai chiarimenti richiesti.
“Mancano i pareri degli enti preposti come ad esempio il demanio, la forestale, dato che la ciclabile dovrebbe passare sulla spiaggia e nella pineta. E poi manca l’indicazione esatta delle somme e, soprattutto manca il progetto, ad oggi c’è solo un disegno che è ben diverso. C’è solo una relazione e un computo metrico a firma del dirigente Marco Scorrano”. Questo riferiscono le opposizioni.
Secondo quanto riportato dai consiglieri comunali presenti, Romina Di Costanzo, Paola Ballarini e Gabriele Straccini, sembra che si sia indicato il nome di Corrado Di Sante, a sostegno del progetto di riqualificazione. Il coordinatore di Rifondazione Comunista, presente al sopralluogo, smentisce questa circostanza e fa presente che la sua idea di Riviera è “completamente diversa”, parla infatti di “rinaturalizzazione” per contrastare i cambiamenti climatici. “L’unica lavoro che dovrebbe fare l’Amministrazione è mettere delle barriere per evitare la fuoriuscita continua della sabbia, risparmiare le risorse per pulirla”.
Per Straccini, M5s, “questi lavori sono un dispendio di risorse”, che potrebbero essere pari a 200mila euro. Paola Ballarini e Romina di Costanzo esprimono molti dubbi sul progetto, “se la ciclabile si prolunga fino ad entrare in pineta potrebbe rendersi necessario abbattere degli alberi”. Senza progetto tecnico è difficile capire come saranno modificati i luoghi e quindi controllare, in veste di opposizione, se ci siano irregolarità.
“Proprio in estate fare questi lavori non era il caso, perchè tolgono i parcheggi nella spiaggia libera più grande del litorale montesilvanese” fa notare Ballarini.
Per Di Costanzo “E’ improponibile che si possa realizzare la riqualificazione del tratto di litorale più bello della costa adriatica’, senza i pareri, spacchettandolo in più interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e racimolando delle economie dalla manutenzione del demanio stradale, oltretutto iniziando i lavori, con la grave omissione dell’esposizione del cartello di cantiere, obbligatorio per legge, in un periodo irragionevole cioè a estate inoltrata, arrecando evidente disagio, come possiamo già verificare oggi, a chi usufruisce del lungomare, privandosi di ciclabile, dei parcheggi e accesso alla spiaggia libera per oltre 500 metri e senza regolamentare con dei cartelli che tipo di flusso è autorizzato sull’unico marciapiede disponibile”.
Di Sante segnala un disagio importante: pedoni e biciclette sono costretti a dividere il marciapiede, “è pericoloso, molti se la prendono con i ciclisti ma se non ci sono spazi e indicazioni dove dovrebbero passare?”
Intanto nel tratto interessato, la ciclabile della bike to coast, nata solo tre anni fa, è già stata sradicata, i cordoli e l’asfalto non ci sono più.
Da quel che emerge sembra che l’Amministrazione applica l’antica regola del “famose a fidà” ma l’iter burocratico richiede sempre un progetto tecnico preciso. L’opposizione attende.