Pescara – Con una lettera aperta i comitati Greenway intervengono a margine dell’incontro di cui abbiamo dato notizia, che ha visto l’Assessore Luigi Albore Mascia insieme ai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle confrontarsi sul tema della mobilità urbana a Pescara.
“Siamo in attesa di mezzi elettrici da 12 metri, che stiamo per acquistare
e che potrebbero essere utilizzati lungo la Strada Parco,
sulla sede prevista per il filobus”
aveva dichiarato Mascia, la cosa non è passata inosservata ai Comitati Greenway che ora replicano critici su questa possibilità da lui avanzata e puntualizzando come tuttora resti irrisolto il nodo Strada Parco col progetto Filò.
Egregio Direttore,
Abbiamo appreso dal giornale la notizia dell’incontro recente sulla mobilità urbana che l’Assessore Luigi Albore Mascia ha riservato ai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. I quali, tra l’altro, hanno proposto un tracciato alternativo al filobus Montesilvano – Pescara, così da preservare la Strada Parco alla mobilità sostenibile ciclo pedonale in espansione dappertutto nella fase post Covid-19.
Nell’occasione, l’assessore Mascia ha manifestato l’eventualità dell’impiego alternativo di bus elettrici di 12 metri, in corso d’acquisto da parte del Comune di Pescara, “che potrebbero essere utilizzati lungo la Strada Parco, sulla sede prevista per il filobus”.
Nel merito, giova rammentare che i bus elettrici in questione, di cui al progetto “PESOS“ finanziato con fondi europei Por-Fers, sono funzionali al collegamento della parte alta della Città col centro commerciale naturale.
Il loro impiego a doppia corsia di transito sulla Strada Parco di Pescara, incompatibile con lo stato dei luoghi tipico di un “corridoio verde ciclo pedonale“ privo di marciapiedi a norma interamente percorribili e accessibili ai portatori di disabilità, agli anziani con difficoltà di deambulazione e alle mamme con passeggino, finirebbe per azzerare la preziosa funzione sociale che il Viale garantisce da oltre un ventennio.
La stessa definizione di “corridoio verde”, contenuta nel Piano Regolatore Generale, esclude l’impiego sul Viale di bus di quelle dimensioni, sia pure a trazione elettrica. Essendo prevista, all’occorrenza, la possibilità del transito di minibus elettrici, anche nella funzione di “scuolabus” per la presenza sull’asse di plessi scolastici: questi sì, compatibili con la promiscuità di ciclisti e pedoni.
Il ricorso ai bus elettrici di 12 metri configurerebbe, pertanto, a sommesso parere dei comitati, una palese violazione dell’Ordinamento comunale vigente, con grave pregiudizio alla fruibilità di un luogo simbolo di Pescara, assai apprezzato dai cittadini.
Il bravo assessore è pregato di soprassedere dall’indebito proposito, che procurerebbe un danno certo all’immagine della Città, a fronte di benefici assai improbabili sulla mobilità urbana.
L’aspettativa dei comitati Greenway trova, peraltro, piena condivisione nei programmi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti: che ha indicato – già nel 2016 – la mobilità sostenibile come obiettivo primario da perseguire, e ha stanziato allo scopo 347 milioni di euro per la creazione di una decina di ciclovie nazionali da realizzarsi entro il 2024.
Una parte di esse correrà su “ex tracciati ferroviari” che coprono circa 1.400 km di linee dismesse del Gruppo Ferrovie dello Stato.
Ebbene, quando la politica prenderà finalmente atto dell’inevitabile fallimento in cui è incorso il progetto Filò, volto a installare un sistema BRT impraticabile sul corridoio verde di Pescara, non potrà che essere questa la destinazione d’uso ideale della Strada Parco: una Greenway naturale nel cuore della nostra città, a sicuro beneficio della complessiva qualità dell’aria e della vita dei cittadini riconoscenti della Nuova Pescara.
Cordialità
Maurizio Biondi – Ivano Angiolelli