Quasi 200 i partecipanti alla videoconferenza:
nel prossimo anno accademico sei premi
PESCARA – La micro impresa abruzzese protagonista di due tesi di laurea della Scuola di Scienze economiche, aziendali, giuridiche e sociologiche del corso di laurea magistrale in Economia aziendale. Vanno a due studentesse, Chiara Aufiero e Gloria Calaudi, altrettante borse di studio da 500 euro ciascuna messe a disposizione da Cna Abruzzo ed “L.Transport”. La cerimonia, rigorosamente a distanza, si è tenuta questa mattina nel corso di una videoconferenza, aperta dai saluti del Rettore dell’ateneo, Sergio Caputi («Ho sempre guardato con interesse al rapporto con il mondo della micro impresa, si aprono ulteriori spazi di collaborazione») ed alla quale hanno preso parte quasi 200 persone. La prima delle due tesi, redatta da Chiara Aufiero, si intitola “Corporate Social Responsability e piccole e medie imprese” (relatore Laura Tarquinio); la seconda, di Gloria Calaudi, si intitola invece “I tratti motivazionali dell’imprenditore: un’indagine empirica”, e ha visto come relatore Fausto Di Vincenzo. Entrambi gli studi hanno puntato proprio al mondo delle micro imprese, analizzate nei loro pregi e difetti, potenzialità e limiti; aiutando così a inquadrare una galassia che ha patito a lungo l’assenza di attenzioni anche da parte del mondo accademico.
L’incontro, coordinato da Michele Rea, presidente della Scuola di Scienze economiche, aziendali, giuridiche e sociologiche, ha affrontato e non poteva essere altrimenti viste le circostanze, sia i temi legati alle conseguenze sulla economia e le imprese del Covid-19 («Dobbiamo sconfiggere la paura che contraddistingue questo momento, l’economia altrimenti non riparte. I sussidi vanno bene, ma non si può vivere solo di questo, altrimenti settori per noi vitali come il turismo sono destinati a non rialzarsi» ha detto il direttore regionale della Confederazione artigiana, Graziano Di Costanzo) che quelli delrafforzamento di una possibile alleanza tra micro impresa e centri del sapere: «Abbiamo bisogno di una leva di nuovi quadri, di nuovi tecnici e manager che possono saper guardare lontano» ha sottolineato il presidente regionale di Cna Abruzzo, Savino Sareceni.
Molto proiettato sui giovani l’intervento della presidente regionale di Cna Impresa Donna Abruzzo, Luciana Ferrone, titolare della “L.Transport”, azienda della logistica e del trasporto che ha messo a disposizione una delle due borse di studio: «Focalizziamo la nostra attenzione su come e dove realizzare investimenti, nel capire cosa va incentivato e cosa no: dobbiamo preparare passaggi generazionali in grado di farci reggere la sfida che ci aspetta». Un intervento, quello della Ferrone, che ha fatto da volàno all’illustrazione del lavoro svolto in facoltà, grazie alla collaborazione con Cna, dalla professoressa Lara Tarquinio: «La figura del piccolo imprenditore coincide con la sua stessa realtà aziendale: abbiamo organizzato incontri e seminari con quelli di maggior successo o con progetti innovativi importanti, per avvicinare i ragazzi alla conoscenza della loro mentalità. Abbiamo coinvolto, come nel caso del Premio nazionale Cambiamenti, gli studenti come giuria, rovesciando quello che è un po’ il loro ruolo». Uno sguardo sugli impegni futuri nell’intervento del professor Alberto Simboli, “animatore” con la Tarquinio di questo percorso dedicato al rapporto con i piccoli imprenditori: «Il premio sarà confermato anche nel nuovo anno accademico, con un aumento da due a quattro, con tantissimi temi su cui spaziare. Ed altri due premi, arrivando così a un totale di sei, saranno invece riservati proprio alle tesi che sapranno inquadrare proposte legate all’uscita dalla condizione di emergenza Covid-19 da parte delle imprese».Conclusione di Letizia Scastiglia, direttore della Cna di Chieti, dedicata al tema del riequilibrio di genere: «La conciliazione tra vita e lavoro, amplificata dalla vicenda pandemica, resta un problema centrale per il futuro delle imprese e delle imprenditrici in particolare: un tema su cui focalizzare anche le future ricerche».