Confartigianato Abruzzo presente all’incontro convocato dalla Regione Abruzzo con il vice Presidente prof. Luciano Di Marzio e il Segretario Generale Regionale Di Marzio Daniele. Due i punti all’ordine del giorno 1) Cassa integrazione in deroga 2) credito. L’incontro tenutosi a l’Aquila il 29 aprile 2020 alle ore 12,00 presenti il presidente Marsilio, che dopo il saluto si è dovuto allontanare per altri incontri, l’assessore Febbo e l’Assessore Fioretti che hanno ascoltato l’intervento del prof Luciano Di Marzio il quale ha chiesto a gran voce :
«1) a far riaprire tutte le attività Artigiane, Commerciali, Industriali ed altre con decreto Regionale in quanto il Governo ha vietato la riapertura fino al 1 Giugno 2020. Una situazione disastrosa economicamente per tutte le imprese coinvolte venutasi a creare con la chiusura di tutte le attività imprenditoriali dovuta all’epidemia del Corona Virus o Covid 19.
2) a concedere un importo a fondo perduto a tutte le imprese che sono state costrette a chiudere le loro attività. Inoltre Il presidente Di Marzio ha evidenziato che altre nazioni si sono comportati diversamente sia per la chiusura che per gli aiuti economici versati subito sui conti correnti delle imprese importi sufficienti al pagamento di tutte le spese in corso in questi mesi di chiusura.
A differenza del ns. Governo che ha concesso solo garanzie alle banche fino ad arrivare al 100% dell’importo erogato e solo un misero importo di € 600,00 che solo pochissimi hanno ricevuto.
Il presidente Di Marzio ha sostenuto che va bene le garanzie anche se le banche sono state sempre garantite da tanti anni dai ns. Confidi, ma che purtroppo la grande burocrazia dello Stato Italiano e la marea di carte da riempire, le quali sommate ai problemi che le banche stesse qualora l’impresa è segnalata sulla CRIF o se ha avuto dei ritardi sui pagamenti non eroga il finanziamento. Altro problema è quello che le banche inizialmente, come anche pubblicato sui siti, ma per fortuna subito corretto dall’ABI, l’importo concesso garantito al 100% dal Governo di € 25.000,00 doveva servire a chiudere lo scoperto di conto corrente in essere e la differenza poteva essere resa disponibile sul conto corrente dell’impresa richiedente.
La CONFARTIGIANATO ABRUZZO si è anche preoccupata di quelle aziende che non raggiungono un fatturato annuale di € 100.000,00 che sono la stragrande maggioranza delle imprese Abruzzesi chiedendo, con un documento firmato da tutte le sigle sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori dipendeni.
La CONFARTIGIANATO ABRUZZO, dopo aver letto l’articolo sul quotidiano la CITTA’ del 29 aprile 2020 nel quale l’assessore Febbo annunciava che la Regione Abruzzo, non seguendo le disposizioni del Governo, emetteva un Decreto regionale nel quale autorizzava tutte le attività imprenditoriali a riaprire i loro negozi e laboratori. Facciamo presente che la ns. Regione è una di quelle che ha avuto meno morti rispetto alle altre regioni e quindi meno problemi di contagio.
Abbiamo atteso fino a questa mattina ma niente di quanto annunciato abbiamo letto il decreto regionale n. 50 nel quale la riapertura è stata limitata alle attività di tolettatura degli animali e non per le persone che da tempo chiedono la riapertura delle attività di servizio, servizi specialmente alle persone come Barbieri, parrucchieri e estetiste oltre tutte le altre».
«UNA REGIONE CHE PROMETTE E NON MANTIENE NON VA BENE
CI VUOLE CORAGGIO COME HANNO FATTO ALTRE REGIONI
E NOI COME CONFARTIGIANATO ABBIAMO ASSICURATI IL NS. APPOGGIO INCONDIZIONATO SE NON ARRIVONO I SOLDI A FONDO PERDUTO PER PAGARE DAL 15 MAGGIO”SCIOPERO FISCALE»