Ortona – «Sono trascorsi 10 giorni dalla nostra richiesta di Consiglio Comunale urgente per affrontare i gravissimi problemi della città: quelli sanitari e quelli economici. Due emergenze che nel sovrapporsi metteranno a terra centinaia di famiglie e attività imprenditoriali. Il sindaco Castiglione e il Presidente del Consiglio, con consueto silenzio, non convocano il Consiglio, lasciando la città nel caos amministrativo. Lui e i suoi assessori sono protagonisti di un azzardo istituzionale rischiosissimo, gestendo soldi statali e regionali in modo che solo loro sanno. Devono chiarire in Aula cosa hanno deciso, con chi prendono accordi e per quali obiettivi e in favore di chi» . Così in una nota stampa i consiglieri comunali Peppino Polidori , Angelo Di Nardo, e Simonetta Schiazza tornano a formulare la richiesta per la convocazione dell’Assise municipale.
«In Consiglio si decidono i problemi, i progetti e le soluzioni per tutta la città –ribadiscono i consiglieri– in Aula c’è la piena legittimità, trasparenza e chiarezza. Fuori da essa ci sono interessi, opacità che rischiano di sconfinate in arbitri personali. Noi abbiamo chiesto il Consiglio Comunale perché così deve essere, il solo modo per confrontare progetti e trovare soluzioni. Alla città servono scelte forti, ai cittadini e alle imprese sostegni economici concreti. Non si può prescindere dal chiedersi perché Castiglione e i suoi assessori non accettino di ridurre le spese del Comune. Perché non c’è la benché minima volontà di modificare un Bilancio 2020 che prevede per i cittadini tasse pesantissime. Per cosa poi. Per quali servizi? Per garantire privilegi e interessi di chi? Per quali proposte di sostegno alle fasce più deboli economicamente?»
Polidori, Di Nardo e Schiazza lamentano “I problemi sono già arrivati al pettine” e profetizzano rivolgendosi al Primo cittadino «Ortona avrà una crisi durissima. La città – glielo ricordiamo ancora una volta – si amministra dal Comune, per questo sono pagati il sindaco e gli assessori, i funzionari, i dipendenti tutti: farlo in altre sedi è doppiamente rischioso, sul piano morale e su quello delle istituzioni”.
I consiglieri di opposizione ricordando come questa sia la seconda volta che viene lanciata la richiesta concludono . «Il sindaco convochi subito un Consiglio, presenti le cifre da destinare a chi ha bisogno, dica come troverà soldi del Comune in favore di imprese e famiglie, come ridurrà le tasse. Che servizi metterà in campo per sanità, sociale, commercio, turismo, ambiente. Abbiamo atteso fin troppo risposte che non arrivano. La pazienza della città ha un limite.»