martedì , 3 Dicembre 2024

Esiti dei tamponi, gli amministratori del PD Abruzzo: “Ritardi intollerabili, servono soluzioni alternative per limitare il pericolo di contagi”

Il coordinamento degli amministratori del Partito Democratico abruzzese si rivolge direttamente alla Regione sollevando il problema dei tempi lunghissimi di analisi dei tamponi e sottolinea con preoccupazione come i ritardi rischino di aggravare il bilancio dei contagi.

Sono molti i casi sollevati dagli amministratori locali che hanno chiesto con forza alla Regione e alle ASL competenti di comunicare in tempi brevi gli esiti soprattutto quando questi interessano operatori, personale e pazienti delle strutture sanitarie.
Non poche strutture sono state interessate da casi di positività derivanti dalla trasmissione all’interno di ambienti particolarmente sensibili. E’ accaduto ad esempio, considerando anche le Residenze per anziani, a Sulmona, Ortona, Teramo, Lanciano, Vasto, Penne, Guardiagrele e Atessa, e in altri posti ancora.
Alle iniziative messe in campo dagli sindaci (lettere, diffide, ordinanze e persino esposti in Procura della Repubblica) il coordinamento esprime il suo più convinto supporto chiedendo con forza che la Regione adotti con immediatezza misure idonee per superare questa gravissima criticità. In fondo si chiede solo di agire con tempi normali e, cioè, le poche ore come avviene in numerose altre strutture, e non con giorni o, addirittura, settimane.
Vanno respinte con forza le prese di posizione dei politici regionali che, anziché occuparsi della salute pubblica con atti e provvedimenti e mettere in campo soluzioni alternative, indugiano in comunicati che mettono addirittura in discussione l’impegno quotidiano degli amministratori locali.
Invece di polemizzare, la Regione ascolti cosa ha da dire una comunità di persone che hanno dalla loro parte esperienza e competenza e che sono in grado di offrire collaborazione.
Il coordinamento esprime incredulità per le scelte recenti del governo regionale che, anziché investire in ciò che in questa fase di emergenza serve ai cittadini, impegna somme per assicurare premi e produttività: uno schiaffo ulteriore da parte di chi, a questo punto, sembra vivere in un mondo parallelo. Quando tutto sarà finito, chi pagherà il conto di omissioni, mancanza di ascolto, allergie al dialogo e alla condivisione?

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