giovedì , 21 Novembre 2024

Coronavirus: in Abruzzo oggi 35 nuovi casi, positivi  a 1436 – dati aggiornati al 1 aprile

Pescara – In Abruzzo, dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 1436 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, anche attraverso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Rispetto a ieri si registra un aumento di 35 nuovi casi.

342 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (40 in provincia dell’Aquila, 80 in provincia di Chieti, 134 in provincia di Pescara e 88 in provincia di Teramo), 71 in terapia intensiva (13 in provincia dell’Aquila, 16 in provincia di Chieti, 31 in provincia di Pescara e 11 in provincia di Teramo), mentre gli altri 798 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (60 in provincia dell’Aquila, 144 in provincia di Chieti, 350 in provincia di Pescara e 244 in provincia di Teramo).

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 123 pazienti deceduti: i nuovi decessi (alcuni dei quali avvenuti nei giorni scorsi, ma la cui positività al virus è arrivata oggi) riguardano un 80enne di Cermignano, una 99enne e un 93enne di Pescara, una 92enne di Cappelle sul Tavo, una 78enne di Vasto, una 82enne di Avezzano, un 90enne di Rocca San Giovanni e un 74enne di cui non stata resa nota la residenza (spetterà in ogni caso all’Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus, in quanto si tratta di persone che potrebbero già essere state affette da patologie pregresse); 91 pazienti clinicamente guariti (che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici); 11 guariti (che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 9610 test, di cui 5822 sono risultati negativi.

La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.

Del totale dei casi positivi, 128 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 292 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 631 alla Asl di Pescara e 385 alla Asl di Teramo.

Dei 35 casi positivi al Covid 19 registrati oggi, 6 fanno riferimento alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 11 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 9 alla Asl di Pescara e 9 alla Asl di Teramo.

Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all’altro, anche in presidi di Asl differenti.

Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale alla Sanità.

 

VECCHIET,NON ABBASSARE LA GUARDIA

Sebbene sembra intravedersi un “ridimensionamento del fenomeno epidemico non bisogna abbassare la guardia”. Anzi, fino a che non “avremo un vaccino e la popolazione non avrà acquisito una immunità di gregge il problema potrà ripresentarsi in forma sporadica”. E’il parere di Jacopo Vecchiet, direttore della Clinica malattie infettive del policlinico di Chieti e componente del Comitato tecnico-scientifico, istituito dalla Giunta regionale, che anticipa alla redazione di “Sos Coronavirus” un possibile scenario dopo l’emergenza pandemica. “Se le dinamiche circolatorie del virus ripercorreranno le dinamiche dei virus influenzali non è da escludere che dopo il periodo di silenzia, nella fase tipica influenzale possano esserci delle riaccenzioni. Allora dovremo essere molto attenti e molto bravi a non creare focolai ospedalieri”. Secondo Vecchiet “la sfida si va modificando in una forma diversa, mi auguro di minor impatto numerico ma forse non meno complicata e complessa”. Sul punto della sperimentazione dei farmaci, Vecchiet assicura che stanno dando dei risultati: “Quello che abbiamo imparato a conoscere è che il virus determina un danno di tipo infiammatorio ai polmoni, pertanto se noi riusciamo ad intervenire prima che si accenda la tempesta infiammatoria otterremo dai farmaci risultati ancora migliori”.

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