Approda in Abruzzo la protesta dei centri di revisione privati. Nella sede regionale della CNA, a Pescara, affollata assemblea degli operatori del settore, che nei prossimi giorni presenteranno a Governo e Parlamento le loro proposte, finalizzate a migliorare la qualità del servizio, ma anche ad accrescere sicurezza stradale e tutela ambientale: valori particolarmente avvertiti in una regione, come appunto l’Abruzzo, connotata dall’esistenza di un parco mezzi piuttosto obsoleto. Cinque i punti illustrati alla platea degli operatori dal direttore regionale della confederazione artigiana, Graziano Di Costanzo, e dal responsabile regionale di Cna Autoriparazione, Gabriele Marchese: estensione dell’efficacia dell’autorizzazione a tutte quelle operazioni di collaudo che già oggi i centri di controllo privati sarebbero in grado di assicurare; rafforzamento del ruolo di supervisione generale degli uffici della motorizzazione; piena attuazione alla nuova disciplina sugli ispettori dei centri di controllo privati; aggiornamento delle tariffe per le revisioni, che tengano conto del lavoro svolto, delle aumentate professionalità e degli investimenti realizzati in attrezzature e strutture; estensione alle strutture private della revisione dei mezzi pesanti.
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