Chieti – Un adulto di nazionalità italiana si è presentato spontaneamente oggi pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale di Chieti, riferendo di essere rientrato dalla Cina lo scorso 28 gennaio. L’uomo, che è entrato nel presidio indossando una mascherina, presentava sintomi febbrili e una leggera tosse. Al triage è stato attivato il protocollo precauzionale introdotto per il Coronavirus e il paziente è stato trasferito in sorveglianza sanitaria nel reparto di malattie infettive (dove è ricoverato in isolamento) per essere sottoposto agli accertamenti necessari per formulare la diagnosi.
Il pronto soccorso dell’ospedale di Chieti non è mai stato chiuso ed è perfettamente operativo.
AGGIORNAMENTO H 20.00
PRIMI ACCERTAMENTI SULL’UOMO IN OSSERVAZIONE A CHIETI
Secondo quanto comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione, l’uomo ha riferito di essere rientrato dalla Cina (dall’area di Guangdong), lo scorso 28 gennaio, senza alcun problema di salute, ma di aver trovato a casa i familiari colpiti da influenza stagionale.
Nel pomeriggio di oggi, dopo essersi accorto di avere la febbre, si è recato al policlinico Santissima Annunziata, dove è stato attivato precauzionalmente il protocollo ministeriale per il Coronavirus.
Il paziente è stato ricoverato in isolamento nel reparto di malattie infettive in sorveglianza sanitaria. E’ stato già sottoposto a una serie di esami clinici e accertamenti, seguendo i protocolli adottati per questi casi. Un campione biologico è stato inviato a Pescara, al laboratorio di riferimento individuato dalla Regione, per le analisi che dovranno stabilire se sia stato colpito da influenza stagionale o da altre patologie note, così da escludere il contagio da Coronavirus.
Le condizioni dell’uomo al momento sono buone: non presenta particolari problemi respiratori e anche le radiografie toraciche non hanno evidenziato una polmonite in atto.
IL M5S INTERROGA L’ABRUZZO SULLA PREPARAZIONE DELLA STRUTTURA PER LA GESTIONE DI EVENTUALI EMERGENZE SANITARIE.
TAGLIERI (M5S): “CHIEDIAMO LA MASSIMA CHIAREZZA POICHÉ LA REGIONE HA IL COMPITO DI GARANTIRE LA SALUTE E RASSICURARE I CITTADINI”
È pronto l’Abruzzo a gestire nuove ed eventuali pandemie? Il Piano Pandemico Regionale è aggiornato e operativo? Le ultime linee guida risalgono al 2009, e lo scenario tecnologico nel frattempo è molto cambiato. A chiederlo, al Presidente della Giunta Marco Marsilio e all’Assessore competente Nicoletta Verì, è il MoVimento 5 Stelle che porta in Consiglio regionale la questione, attraverso un’interpellanza firmata dal Vice presidente della Commissione Sanità Francesco Taglieri e sottoscritta da tutti i componenti del Gruppo consiliare M5S.
“Chiediamo la massima chiarezza alla Giunta regionale di centrodestra – spiega Taglieri – poiché la narrazione mediatica sul Coronavirus, in alcuni casi, ha assunto toni allarmistici producendo anche ingiustificate forme di panico alimentate, a nostro avviso, da informazioni poco chiare e spesso contrastanti. Ecco perché riteniamo che sia importante dar vita a un dibattito istituzionale sul tema: Regione Abruzzo ha il dovere sia di garantire ai cittadini una corretta gestione dell’emergenza, qualora venissero a crearsi le condizioni, sia di rendere note le azioni messe in campo al fine di tutelare e rassicurare tutti gli abruzzesi”.
“Ciò che si sta vivendo in queste ore deve essere gestito con la stessa responsabilità mostrata fin dall’inizio dell’emergenza dal Governo nazionale. Pertanto abbiamo rivolto alla Giunta dodici quesiti tra i quali chiediamo espressamente quale sia il livello operativo di tutte le strutture sanitarie regionali predisposte ad affrontare le emergenze pandemiche; quale sia lo stato degli investimenti su nuove e possibili strutture; se esiste un aggiornamento del protocollo presso i luoghi preposti alla prima assistenza. Abbiamo chiesto anche quali strutture ospedaliere hanno predisposto e aggiornato il piano pandemico aziendale e quali siano i centri di coordinamento e controllo. Quali le modalità di pre allarme delle strutture regionali adeguate alla presa in carico delle pandemie ad alta diffusione e se ci siano piani di formazione in corso e previsti per gli operatori. Se e come la popolazione sarà avvisata nell’attuazione di piani di emergenza”.
Risposte che, insieme alle altre contenute nel documento, secondo il Vice Presidente della Commissione Sanità, renderebbero la situazione in Abruzzo più chiara e gestibile ottenendo, da un lato una maggiore risposta degli operatori medico sanitari nel caso della gestione di una pandemia, dall’altro una rassicurazione per la popolazione abruzzese sui servizi messi in campo dall’azienda sanitaria regionale. Qui i dodici quesiti posti alla Giunta dal M5S:
Il livello di operatività di tutte le strutture sanitarie regionali predisposte ad affrontare il bioterrorismo e le emergenze pandemiche.
Quale sia lo stato degli investimenti economici nelle strutture sanitarie esistenti, di cui al punto precedente, e il piano di investimento su nuove possibili strutture, in modo da rispondere con efficacia ad un possibile fenomeno pandemico nel territorio regionale.
Se esista un aggiornamento del protocollo presso le strutture di prima assistenza sanitaria finalizzato alla prevenzione, riconoscimento e trattamento dei casi sospetti in periodo di allerta pandemico o in periodo pandemico.
Quale sia la catena di comando e la relativa nomina di un Coordinatore Unico Aziendale per la Pandemia in ogni ASL, Azienda Ospedaliera, Policlinico Universitario.
Quale sia il piano di coinvolgimento diretto delle strutture del servizio 118, della ASR, della Croce Rossa Italiana e della rete di associazioni di volontariato che affiancano le attività del Servizio Sanitario Regionale.
Quali ASL e quali strutture ospedaliere nel territorio regionale abbiano predisposto e aggiornato un Piano Pandemico Aziendale.
Dove siano pubblicate sul sito della Regione Abruzzo le procedure di sicurezza sanitaria di emergenza, con eventuali aggiornamenti del documento “Strategie e misure di preparazione e risposta a una pandemia influenzale nella Regione Abruzzo” ormai datato 2009.
Quali siano i centri di coordinamento e controllo pandemie nel territorio regionale, con le relative responsabilità nella gestione dei piani di isolamento e quarantena della popolazione, dei piani di emergenza per mantenere la funzionalità dei servizi sanitari e altri servizi essenziali, della sorveglianza epidemiologica e virologica.
Quali siano le modalità di preallarme delle strutture regionali adeguate alla presa in carico delle pandemie ad alta diffusione.
Quali siano i piani di formazione in corso e previsti per gli operatori sanitari che sarebbero esposti con maggiore probabilità all’infezione.
Quali siano i piani di informazione per i cittadini del territorio regionale.
Se esiste, o per lo meno è stato ipotizzato, uno strumento di intelligenza artificiale, di tipo predittivo, per l’identificazione e la pianificazione di epidemie sanitarie globali, in relazione alla diffusione sul territorio regionale in collaborazione con l’Osservatorio Epidemiologico ASR Abruzzo, o altre istituzioni di ricerca pubblica e universitaria.