Montesilvano – Alla fine dello scorso mese il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis insieme al suo collega di Pescara Carlo Masci si erano incontrati sulle colline montesilvanesi per valutare la realizzazione di un canile intercomunale su un terreno della zona, “struttura che ha tutte le potenzialità per diventare un’eccellenza regionale.” aveva dichiarato sui social De Martinis “Un chiaro esempio di come portare concreti benefici al territorio in sinergia con i comuni limitrofi sia una nostra ferma volontà”.
Una notizia che ha sconcertato i membri dell’associazione Dog Village non convocati a nessun tavolo per questa scelta nonostante l’associazione sia da anni punto di riferimento per le adozioni ed esempio per le best pratice con il rifugio per i quattro zampe situato in un parco della città gestito dai sui volontari. Oggi con una nota stampa a firma di Anna Maria Di Febo, membro effettivo direttivo, ideatrice, fondatrice e finanziatrice e Cristina Feriozzi, Vice Presidente Dog Village, dopo alcuni sopralluoghi sul terreno dove dovrebbe sorgere il canile intercomunale e delle riunioni interne, dove sono state chiarite alcuni malintesi, i volontari prendono una posizione su questo progetto.
«In merito all’asserito parere favorevole del Dog Village sul progetto di far sorgere un mega canile intercomunale in una sperduta zona collinare di Montesilvano, si precisa che nessun parere positivo è stato espresso dall’Associazione», questo scrivono i volontari dopo le le dichiarazioni di una loro dirigente pubblicate su “Il Centro” di domenica 2 febbraio, «erano esclusivamente di carattere personale non avendo, tra l’altro, avuto modo di esaminare alcun progetto, così come dalla stessa ammesso in consiglio direttivo, appositamente convocato».
I Volontari ribadiscono come già in città sia presente un canile, tenendo a precisare quanto il rifugio sia ben integrato nel tessuto urbano, convivendo serenamente col quartiere residenziale adiacente e con il centro d’intrattenimento Porto Allegro, questo da oltre vent’anni.
Il canile confina con il Parco della Libertà, ed è gestito dalla stessa associazione Dog Village, che ha consentito di completare il progetto di parco canile.
Un parco/canile, che ricordano i soci Dog Village, ha vivacizzato anche a livello turistico e sociale l’intera zona, dove è stato possibile anche sviluppare un corretto rapporto con gli animali. Il Parco della Libertà, spiegano, pur avendo la massima concentrazione di cani portati a passeggio, della fascia costiera della regione, non ha nessun problema di deiezioni lasciate sul suolo e gli animali convivono pacificamente con gli umani che lo frequentano.
«Si manifesta, quindi, estremo stupore per la volontà dell’Amministrazione Comunale di Montesilvano di rinunciare ad avere un parco/canile, ritenuto ad ogni livello canile di eccellenza non solo nazionale con documentati servizi giornalistici sulle più importanti TV e testate nazionali, ma anche oggetto di studi e convegni anche da parte di delegazioni estere. Sfugge,quindi, la volontà dell’attuale amministrazione comunale di far sorgere un nuovo canile nella zona di più difficile fruizione di Montesilvano. In un posto non facilmente raggiungibile, che certamente comporterà anche un forte impatto ambientale per i lavori che dovranno essere fatti per adattare il terreno, creare le vie di accesso, portare acqua potabile ed energia elettrica, creare un sistema di smaltimento delle deiezioni solide e liquide conforme alla normativa vigente. Un posto così isolato sicuramente scoraggerà le adozioni e quindi costringerà i cani a lunghe permanenze in canile, con maggiori costi per l’amministrazione, perché impedirà quella visibilità e facilità di accesso che il Dog Village ha potuto sempre vantare e che ha permesso al comune di Montesilvano di avere tra i più alti tassi di adozioni d’Italia».
Secondo i responsabili Dog Village la scelta dell’attuale Amministrazione comunale è in contro tendenza nazionale e ministeriale, oggi si promuovono i canili con caratteristiche principali come il verde, l’accessibilità e la visibilità, superando l’immagine di emarginazione dei canili come luoghi di “deposito” o “discariche” animali, «come inevitabilmente sarà quello che si vuole costruire,–aggiungono- perché è il luogo che crea la differenza e non le caratteristiche tecniche della struttura.
Il “progetto” del nuovo canile, portato avanti senza mai consultare le associazioni che gestiscono i canili di Pescara e Montesilvano, vede coinvolti anche gli stessi uffici comunali di Pescara che avevano già cercato nel 2017 di realizzare analoga iniziativa di canile intercomunale con il Comune di Spoltore (prima nell’area antistante la Motorizzazione e poi a Caprara). Tutto fallito, malgrado studi e progetti, tutti tendenti, comunque, ad ispirarsi al modello canile Dog Village, così come dichiarato dal Comune di Pescara alla stampa. Per non dimenticare l’altro fallimento progettuale del Comune di Pescara, il noto canile di Via Prati, costato inutilmente centinaia di migliaia di euro e mai completato per insuperabili problemi tecnici.
La scelta dell’amministrazione comunale di Montesilvano, che vuole costruire un nuovo canile, quale esigenza deve soddisfare? Certamente stridono non poco le parole del Sindaco, che a proposito dell’area dove insiste il canile, contemporaneamente la dichiara di pregio e poi la vuole destinare a terminal bus e parcheggio camper».