Casoli – La sinergia tra associazioni che guardano in una stessa direzione è una grande risorsa e può dar vita a bellissime iniziative come quella tenutasi questa mattina presso l’Istituto Algeri Marino di Casoli.
L’associazione Carrozzine Determinate nella persona del presidente Claudio Ferrante e l’associazione Majella Sporting Team di Lama Dei Peligni con Peppe Ardente, responsabile del settore trekking, hanno incontrato le classi quarte dell’istituto per parlare con loro di felicità, inclusione, barriere architettoniche e culturali, convenzione ONU e di sport, in particolare dell’escursionismo condiviso, come strumento di integrazione sociale.
“In una scuola già solidale e aperta all’altro l’incontro del primo febbraio è stato molto significativo per gli insegnamenti di solidarietà e integrazione trasmessi. I 100 ragazzi delle quarte, attenti e coinvolti dalla capacità comunicativa e dalla forte esperienza personale del presidente Ferrante di Carrozzine determinate, hanno veramente capito quanto sia necessario parlare di felicità, cosa significhi rispetto dell’altro e quanto sia importante non avere pregiudizi. Oggi abbiamo assistito a una lezione di vita” così la Dirigente D’Istituto Costanza Cavaliere che ha accolto e organizzato l’iniziativa coadiuvata dalla prof.ssa Amalia Cocco Pinelli.
Il progetto scuola richiesto da moltissimi istituti e portato dall’associazione Carrozzine determinate a conoscenza ormai di migliaia di alunni abruzzesi, è stato oggi arricchito dall’illustrazione dell’utilizzo e delle funzionalità della Joelette, strumento di integrazione sociale nella pratica dell’escursionismo condiviso. Nel sottolineare l’importanza dell’obiettivo dell’inclusione anche in uno sport montano il rappresentante dell’associazione Majella Sporting Team ha spronato i ragazzi a partecipare alle iniziative locali con le Jolette .
Il progetto scuole promosso dall’associazione Carrozzine Determinate è un progetto completamente gratuito che cambia profondamente la coscienza sociale e dei ragazzi, che li rende consapevoli del vero senso dell’inclusione delle persone con disabilità e della necessità di abbattere ogni pregiudizio e barriera culturale, prima ancora che materiale, per poter ottenere una società realmente inclusiva.