giovedì , 21 Novembre 2024

Orso intrappolato da un laccio salvato dal team del progetto Life ARCPROM

Nel Parco nazionale dei laghi Prespa, in Grecia vive un nucleo
di orsi – WWF Italia e Parco Nazionale della Majella partner
del progetto che promuove azioni di convivenza uomo-orso

Primo risultato tangibile del progetto Life ARCPROM* – Bentornato orso gentile, appena avviato in Italia e Grecia per sviluppare la convivenza tra uomini e orsi: un orso maschio di 3-4 anni, rimasto intrappolato in un laccio – destinato probabilmente ai cinghiali – è stato infatti curato e rilasciato nei giorni scorsi in Grecia, nei pressi del villaggio di Lefkonas, dalla squadra di emergenza orso del Life ARCPROM.

Il primo ad avvistarlo è stato un contadino, che però ha impiegato qualche giorno a rendersi conto della situazione, fino a che non ha avvertito le autorità e l’ente di gestione del Parco Nazionale dei laghi di Prespa (MBPNP). Giunti sul posto, con un veterinario dell’Università della Tessaglia, sono intervenuti sul povero animale, la cui morsa esercitata per 4 giorni aveva provocato una ferita all’addome lunga 25 centimetri e profonda 5.

Dopo la necessaria anestesia la ferita è stata curata e suturata con i punti. Il malcapitato orso, una volta risvegliato dall’anestesia, è rimasto per alcune ore sul posto, per poi cominciare a spostarsi e tranquillizzare così il team di soccorso Life ARCPROM, già pronto a intervenire di nuovo in soccorso.

Il monitoraggio delle impronte sulla neve ha mostrato che l’animale si era spostato di circa 500 metri lungo un’area boschiva, mentre le orme delle zampe posteriori indicavano chiaramente che la brutta ferita sull’addome non aveva provocato sintomi di paralisi degli arti. Si è trattato del quarto orso finito vittima dei lacci o delle trappole nel 2019 in Grecia, a dimostrazione di quanto il bracconaggio continui ad essere una piaga che purtroppo non ha confini.

* LIFE ARCPROM

Il progetto transnazionale LIFE ARCPROM – Bentornato orso gentile – ha lo scopo di migliorare la convivenza tra l’uomo e l’orso bruno, favorendo la conservazione di questa specie chiave della fauna europea. La sopravvivenza dell’orso dipende anche dalla capacità di prevenire i rischi connessi all’avvicinamento degli orsi alle attività e agli insediamenti umani, e dalla mitigazione del conflitto uomo-orso. Il progetto prevede infatti, entro il 2024, l’attivazione di misure di prevenzione dei danni all’economia agricola e la valorizzazione della presenza dell’orso, sia in termini culturali che economici. Co-finanziato dalla Commissione Europea con lo strumento LIFE Natura, il progetto coinvolge gli enti di gestione competenti di 3 aree protette in Grecia (Parchi Nazionali di Rodopi, Prespa e Nord Pindo) e del Parco Nazionale della Majella in Italia, dove il target è l’orso bruno marsicano, una sottospecie che sopravvive solo nell’Appennino Centrale.  Il team di progetto, coordinato dalla ONG Callisto, include anche il WWF Italia,  lo staff scientifico del Dipartimento di Veterinaria dell’Università della Tessaglia e il Dipartimento di arti visive e applicate dell’Università della Macedonia occidentale.

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