Inaugurazione del terzo ponte sul Saline,
nel pomeriggio con buffet e intervento dei politici cittadini
di Montesilvano e Città Sant’Angelo.
Montesilvano – Opera attesa da anni che può solo portare un valore aggiunto ai due Comuni. Rimane aperta una questione posta questa mattina in Municipio di Piazza Diaz, Sala Tricolore, Montesilvano, dalle opposizione, M5S e PD: sarebbe auspicabile un ponte a viabilità sostenibile riservato alla ciclo pedonalità e mezzi pubblici? Nel caso perché non è stato elaborato un Piano Traffico e uno sulla mobilità sostenibile? La riviera rischia di diventare una strada intasata?
Presenti oltre ai Consiglieri Comunali di opposizione del PD, Enzo Fidanza, Antonio Saccone e Romina Di Costanzo, dei 5S, Paola Ballarini e Gabriele Straccini, l’onorevole pentastellato, Andrea Colletti, insieme ad altri attori della società civile: Mimmo Valente Presidente regionale di Italia Nostra, Antonio Delle Monache di Federconsumatori, e l’Arch, Di Giampietro, WebStrade e Gabriele Di Stefano che nel 2013 portò in consiglio le sue istanze sul ponte.
“La Città di Montesilvano, – denunciano i consiglieri di minoranza – ai sensi della legge regionale n.26/2018, in accoglimento dell’esito referendario del 2014, è destinata a diventare parte integrante di una futuro agglomerato urbano, che sarà la Nuova Pescara. Tuttavia, in barba agli adempimenti normativi, la città manca da anni di un Piano Urbano del traffico, PUT, obbligatorio per legge e tanto meno di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, PUMS raccomandato dalla Commissione europea”.
La Consigliera Romina Di Costanzo (PD), che apre la conferenza, spiega “Senza strumenti di pianificazione, l’Amministrazione continua a perseverare in scelte che non tengono conto di una visione strategica di insieme. La scelta infausta di aprire al traffico il nuovo ponte alla foce del Saline, in congiunzione con una mancata dotazione infrastrutturale viaria sui Comuni di Città Sant’Angelo e Silvi, andrà inevitabilmente ad inficiare negativamente sugli attuali assetti della mobilità locale, riversando i flussi veicolari sul lungomare. Lungomare, per il quale invece a livello urbanistico si annuncia la volontà di una riqualificazione con una pineta più avanzata verso il mare che la renda una strada parco estesa puntando sulla ciclo pedonalizzazione supportata dalla mobilità sostenibile. E’ evidente che urge una strategia proiettata al futuro di pianificazione integrata e condivisa per il territorio nel suo insieme, che attui ad esempio, un Piano Strutturale Intercomunale, di cui il Comune di Montesilvano potrebbe proporsi come capofila. Piano che innova concettualmente il vecchio PRG a partire dai Comuni protagonisti della Nuova Pescara, e che, a differenza del PRG non ha carattere prescrittivo ma definisce indirizzi per la futura gestione del territorio, in uno scenario di lunga durata, valuta la consistenza, la localizzazione e la vulnerabilità delle risorse naturali ed antropiche presenti, indicandone le soglie di criticità”.
Il Consigliere Enzo Fidanza, capogruppo del PD, e Presidente della Commissione Statuto della Nuova Pescara: “Siamo in fase di avvio della legge regionale n. 26/2018, sulla costituzione di un nuovo soggetto, la Nuova Pescara, in virtù della quale è necessario mettere in sinergia i servizi e le competenze tra i tre comuni costituenti, e tra questi anche la pianificazione. Invece preferiamo dialogare con tutti gli altri – e va bene il confronto – ma senza partire da quelli interessati alla fusione. Oggi sarebbe un’idea folle rendere carrabile il ponte, senza un’idea adeguata di un piano del traffico. Un ponte che nasce carrabile per esigenze strutturali legate al progetto, ma per il quale fu espressa la volontà di riservarlo al solo trasporto pubblico per tram, mezzi pubblici e di soccorso e per la ciclo pedonalità”.
Il Presidente della Commissione Garanzia Antonio Saccone (PD): “In sede di commissione vigilanza abbiamo posto in dubbio la legittimità di riconferimento dell’incarico al progettista Zazzera, ovviamente in riferimento alle sue competenze e alla sua professionalità ma sulla base di una delibera di giunta la 273/2019 che mette in atto un’estensione del suo incarico, facendo riferimento a delle linee guida del Consiglio Comunale del 2005, ormai ampiamente superate dalla nuova dimensione urbana. A cui si lega una mancata chiarezza sulle modalità di attribuzione, trattandosi un importo superiore a 40 mila euro, per il quale sarebbero necessarie le procedure previste dal nuovo Codice degli Appalti, nel frattempo intervenuto”.
Gabriele Straccini (Consigliere M5S): “Già nel 2013 ci opponemmo alla scelta di rendere carrabile il ponte sebbene fosse dettata da esigenze legate ai finanziamenti pubblici per la struttura. Ma oggi, senza un piano, la scelta di volerla aprire al traffico veicolare non comportebbe alcun vantaggio in termini di smaltimento del traffico, anzi un danno alla collettività”.
Mimmo Valente (Presidente regionale Italia Nostra): “Come Italia Nostra, predichiamo da tempo che nelle progettazioni sia necessario dar luogo ad un minimo di programmazione tra i comuni limitrofi, che invece non avviene mai. Siamo di fronte ad una municipalità deleteria, in cui ciascuno ragiona nell’interesse limitato al proprio ente, piuttosto che al bene della collettività di un territorio più vasto”.
Antonio Delle Monache (Federconsumatori): “E’ assurdo pensare di aprire il ponte oggi al traffico veicolare, senza un PUT. E’ necessario avviare al più presto una pianificazione di lungo termine anche con i comuni limitrofi, che possa prevedere i flussi e classificare le strade e programmare nuove arterie. E’ ovvio che nei processi di programmazione si registrano opposizioni e disagi. Lo fu ad esempio il senso unico per il Lungomare di Pescara e V.le Bovio. Pertanto come è interesse generale provvedere ad una pianificazione, lo è altrettanto prevedere dalla fiscalità generale risorse non solo per l’attuazione del piano ma anche per misure a compensazione di soggetti che verranno rispetto all’attuazione di determinate azioni, inevitabilmente penalizzati”.
Già una petizione firmata dai cittadini, tra cui anche i consiglieri comunali di opposizione presenti, sta scongiurando l’apertura al traffico su gomma sul ponte, oltre ad un esposto, a prima firma dell’arch. Giuseppe Di Giampietro, esperto di trasportistica e mobilità, indirizzata al Prefetto e al Ministero delle Infrastrutture per sollecitare urgentemente alla redazione di un piano della mobilità intercomunale e che, come misura di salvaguardia, blocchi l’apertura al traffico veicolare del nuovo ponte, riservandolo alle sole modalità sostenibili.
Giuseppe Di Giampietro (WebStrade): “Al di là dell’evidenza di irragionevolezza, la scelta è illegittima. Da una parte c’è l’obbligo di legge di un PUT, per il quale ho presentato esposto al Prefetto e al MIT. La città dovrebbe dotarsi anche di un Piano interurbano della Mobilità Sostenibile. Se vogliamo preservare la riviera dal traffico, è necessario ripensare alternative su cui intensificare il trasporto pubblico locale: ad esempio la strada parco, il cui progetto di TPL è ancora al palo o ad un adeguato sistema parcheggi. Il ponte ha la pista ciclabile illegittima, neppure raccordata con la linea bike to coast e dunque è pericolosa. Così come gli altri ponti, che sono privi di marciapiede e ciclabile, prevista per legge; questo vuol dire che la struttura tecnica dell’Amministrazione non ha vigilato a dovere rispetto alle norme”.
Paola Ballarini (capogruppo M5S): “Si continua a perseverare senza una pianificazione adeguata, pensando all’oggi, anziché al domani. Faccio un esempio, il Comune ha anche approfittato del Decreto Fraccaro per dotare la città di un sistema di bikesharing e monopattini, senza alcuna pianificazione rispetto al PUT o al PUMS. Non c’è l’impegno a lavorare su una programmazione di lungo respiro ma solo ad azioni che danno un immediato consenso”. Ricorda che l’accolta delibera di Bike sharing, “un inizio per la mobilità sostenibile”, è stata decisa “senza un piano traffico, strategico e le conseguenze si vedranno in futuro”.
Andrea Colletti (Parlamentare M5S): “Siamo di fronte a due città dello stesso colore politico ma che non hanno una visione univoca e mi riferisco a Pescara e Montesilvano. Una frattura a detrimento dell’interesse pubblico, degli operatori turistici ed economici che potrebbero cogliere tante opportunità rispetto ad una città di dimensioni più grandi, che potrebbe essere maggiormente attrattiva sul panorama italiano ed internazionale”.
NEL POMERIGGIO FLASH MOB PER LA MOBILITÁ SOSTENIBILE
Per un errore in fase di montaggio del video abbiamo attribuito all’On. Andrea Coletti l’appartenenza all’associazione Webstrade anzichè al Movimento 5 stelle, ce ne scusiamo con il parlamentare e con l’Arch. Giuseppe Di Giampietro di Webstrade.it