domenica , 24 Novembre 2024

“L’eco dei monti“ in uscita il primo CD del Quartetto Petra: ancestrali suoni di zampogne e ciaramelle

di Antonio Bini

PESCARA – Un tempo nemmeno molto lontano erano gli zampognari ad annunciare l’approssimarsi del Natale, muovendosi per strade e piazze di paesi e città italiane. Alcuni raggiungevano anche la Francia, Germania, ecc. Molti erano abruzzesi, ma non mancavano molisani, ciociari, campani calabresi e siciliani. In Abruzzo questa tradizione era quasi del tutto scomparsa già negli anni immeditatamente successivi al secondo dopoguerra.

Negli ultimi anni, grazie all’impulso di qualche studioso e di alcune associazioni, in particolare dell’Associazione Zampogne d’Abruzzo, diversi giovani hanno ripreso a cimentarsi con passione con questi antichi strumenti, lavorando anche al recupero di brani che facevano parte del repertorio di questi singolari pastori musicisti. In questo processo di riappropriazione musicale e culturale, si segnala con piacere l’uscita del cd ad opera del Quartetto Petra, ensemble di zampogne e ciaramelle, intitolato “L’Eco dei monti”, evocando le suggestioni del tempo in cui, muovendosi tra monti e valli d’Abruzzo, era possibile percepire l’eco dei suoni ancestrali di questi antichi strumenti, suonati da pastori che vigilavano le greggi.

Un’evocazione che si è materializzata anche attraverso la riproposizione di una composizione di Vittorio Pepe (1863-1943), intitolata appunto “L’Eco dei monti”, con cui il musicista coetaneo e amico di d’Annunzio, traendo ispirazione proprio dagli zampognari, introdusse la sua raccolta “Il Natale Abruzzese”, corredata dalle illustrazioni di Basilio Cascella e Vincenzo Alicandri, pubblicata nel 1897. I giovani componenti del quartetto – Manuel D’Armi, Luigi Varalli, Marcello Sacerdote e Christian Di Marco – vantano una specifica formazione musicale, in alcuni casi anche a livello di conservatorio.

Il cd – prodotto da CuntaTerra e registrato nello studio di registrazione FG Music Record di Sulmona – ha il pregio di unire brani tradizionali, legati anche alla trasmissione orale, tra questi “Tu scendi dalle Stelle”, il cui testo, come affermato da recenti studi, fu scritto da Sant’Alfonso Maria de Liguori sulla base di melodie suonate dagli zampognari abruzzesi. Altre brani costituiscono esecuzione di opere musicali di importanti compositori abruzzesi come p. Settimio Zimarino (1885-1950), insieme al citato Pepe, oltre al recupero di pagine straordinarie della cultura musicale europea, come “Pifa”, sinfonia pastorale di George Friderick Handel, XIII parte del celebre oratorio Messiah e la “Sérénade d’un montagnard des Abruzzes à sa maîtresse” di Hector Berlioz, entrambe ispirate, come documentato, proprio da zampognari abruzzesi del passato. L’operazione inversa, tesa a riportare le composizioni alle originarie sonorità, è stata eseguita dal maestro Antonello Di Matteo, fino a qualche anno fa direttore artistico dell’Associazione Zampogne d’Abruzzo.

Poi, come tanti altri giovani, è stato costretto a lasciare l’Italia, diventando docente nel Conservatorio del New Jersey, oltre a suonare il clarinetto nella Philadelphia Orchestra, fondata nel 1900, e ritenuta una delle più prestigiose degli Stati Uniti. Il cd contiene infine un canto tradizionale della Passione – “Lu Giuveddì Sande” – eseguito dal musicisti del Quartetto Petra insieme alla spettacolare “Banda delle Zampogne D’Abruzzo”. Il risultato di questa operazione è straordinario e dimostra anche la versatilità di questi strumenti.

La raccolta costituisce un’opera preziosa, unica nel suo genere, anche per l’apparato informativo e iconografico che la correda, che rappresenta un utile supporto all’ascolto e per avvicinarsi a comprendere quanto sia profonda l’eredità musicale legata alla zampogna. Un’opera per certi versi coraggiosa, realizzata pur in assenza di sostegno da parte di istituzioni pubbliche, che è comunque destinata a segnare una tappa significativa nel non facile percorso di recupero dell’eredità musicale e culturale legata alla tradizione delle zampogne in Abruzzo. “L’Eco dei Monti” ha il merito di superare il silenzio e l’oblio, con un tardivo, quanto indispensabile, atto di riappropriazione culturale, nel quale sembra anche cogliersi l’orgoglio dei giovani musicisti, insieme ad un’ideale riconoscenza verso la scomparsa civiltà pastorale.

Il Quartetto Petra presenterà il cd nell’ambito di una serie di concerti previsti in un breve e intenso tour natalizio in varie località della Svizzera, legate soprattutto all’emigrazione italiana: 21 dicembre 2019, h. 20 – Concerto Natalizio, Società Dante Alighieri – Argovia (Aarau); 22 dicembre, h. 12.30 Colonia Libera Italiana, Muttenz; h. 20 Circolo Lupo d’Abruzzo, Suhr; 24 dicembre Missione Cattolica, Berna; 25 dicembre, h. 9 Soletta (Solothurn); h. 11 Grenchen; h. 18 Chiesa di Santa Clara Basilea.

Per informazioni:
Associazione CuntaTerra – cuntaterra.it – ass.cuntaterra@gmail.com

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