I consiglieri di opposizione (Antonio Di Marco, Silvina Sarra, Marianna Di Domenica) hanno però votato contro facendo sapere che la scelta derivava dal fatto che la Giunta Comunale aveva già deliberato (Delibera G.C. n. 83) lo scorso 11 luglio, appena una quarantina di giorni dopo l’insediamento, l’atto di indirizzo per la programmazione di intervento di realizzazione e gestione del tempio crematorio a Piano d’Orta.
«A partire da quella data, –fa sapere il capogruppo delGruppo Consiliare PROGETTO COMUNE Antonio Di Marco– come gruppo di opposizione abbiamo fatto richiesta degli atti relativi alla delibera (il 5 agosto); abbiamo sollecitato l’istanza il 13 agosto facendo richieste puntuali su aspetti fondamentali dell’atto deliberato, ad esempio su che base si quantifica la “richiesta consistente” di cui parlano e si giustifica “l’urgenza prioritaria” di una tale realizzazione, tenendo conto che gli impianti crematori funzionanti più prossimi si trovano, nel Centro Italia, a Roma, San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno e in alcune città d’Abruzzo sono in fase avanzata le procedure propedeutiche alla realizzazione di nuovi incineratori; abbiamo loro ricordato che il “tempio crematorio” è una struttura catalogata come “inceneritore di rifiuti speciali” e dunque deve osservare determinati parametri ed essere compatibile con l’ambiente ed abbiamo auspicato che prima di procedere con la delibera di giunta fosse stata effettuata una verifica preliminare circa lo stato di salute e ambientale di Piano d’Orta.
Non ottenendo risposte, il 14 settembre abbiamo sollecitato nuovamente un riscontro diffidando ad adempiere, ma il sindaco ed il presidente del consiglio hanno ritenuto di poter non rispondere, violando palesemente la normativa 267/2000 sui poteri affidati come organo di controllo all’opposizione.
Ci siamo ritrovati in Consiglio il 20 novembre a richiedere il rinvio del voto su questo incineratore per consentire una fase di approfondimento tecnico-ambientale e sanitario, di ascolto della cittadinanza, anche perché, il dettato della Delibera di Consiglio è davvero precario e non in linea con le previsioni normative di Project Financing. La maggioranza compatta, senza tener conto delle verifiche da compiere preliminarmente ad una decisione di tale impatto, ha ritenuto di seguire le orme del sindaco. A noi non meraviglia la gestione “assolutistica e dilettantistica” del sindaco».
L’11 novembre rende noto il gruppo di opposizione di aver incontrato il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Roberto Morassut, al quale hanno consegnato anche un dossier sulle problematiche del SIN di Piano d’Orta, chiedendogli di seguire, monitorare e accelerare le procedure inerenti la bonifica. Inoltre ricorda Di Marco “sono stato l’unico Presidente di Provincia ad aver emanato un’ordinanza nei confronti di Edison Spa per l’avvio delle procedure di risanamento ambientale del sito di Piano D’Orta – area ex Montecatini”.
CONSIGLIO MACABRO
«È stato un Consiglio Comunale macabro…con il Sindaco intento a parlare del numero di salme da incinerire e del prezzo cadauno affinché il Comune possa fare business e incassare € 80.000/100.000 l’anno.. un mercimonio di salme! –esclama Di Marco – Assieme al gruppo di opposizione, non intendo tollerare tali distrazioni amministrative che, consentendo l’esercizio di un impianto del genere, arrecherebbero danni notevoli all’immagine turistica e ambientale del territorio e soprattutto minerebbero la salute dei cittadini dell’intero comprensorio.
Non è accettabile che Bolognano, la località scelta da Joseph Beuys per il suo evento culturale internazionale «Joseph Beuys in difesa della Natura», terra di grandi vini e vigneti rinomati in tutto il mondo, con la Valle dell’Orta e la Grotta Scura candidate per ottenere il riconoscimento UNESCO di Geoparco Mondiale, sia il luogo prescelto dall’Amministrazione Comunale per realizzare un inceneritore!
Per noi anche solo l’IDEA di impiantare a Piano d’Orta una struttura di questo tipo è a dir poco irrispettoso nei confronti della comunità e rappresenta di per sé il fallimento totale dell’amministrazione comunale, orientata a insediare qualsiasi attività pur di fare cassa..La buona amministrazione è tutta un’altra cosa».