Questa mattina, a Pescara, in Regione, la presentazione dell’intervento di valorizzazione del progetto alla presenza dell’assessore al Turismo, Mauro Febbo, del sindaco di San Vito Chietino, Emiliano Bozzelli, del presidente regionale FAI, Msssimo Lucà Dazio, della delegata regionale FAI ambiente, Lisa Celeste, della coordinatrice del progetto Turchino, Maria Cristina Forlani, e di Roberta Sigolotti del Comitato promozione Turchino.
“Siamo lieti di questo riconoscimento visto che possiamo affermare – ha dichiarato l’assessore Febbo – che si tratta dell’emblema dell’intera Costa dei Trabocchi. Il trabocco è ormai divenuto un vero brand – ha proseguito – e come Regione stiamo creando le premesse per una interconnessione virtuosa con la pista ciclabile per realizzare un unicum in termini di offerta turistica. Inoltre, stiamo riprendendo a lavorare anche sulla nuova legge sui trabocchi che ha vissuto varie vicissitudini”. I
l Trabocco Turchino, uno dei più belli della costa di San Vito, antica macchina da pesca tipica delle coste garganiche, molisane e abruzzesi è completamente realizzata in legno e prende il nome dal vicino promontorio di cui narra Gabriele D’Annunzio nel Trionfo della morte. Il trabocco si rivela essere un elemento caratteristico del paesaggio marino abruzzese e allo stesso tempo una testimonianza unica del passato di questa zona marittima specifica.
La passerella, la piattaforma e il casotto si armonizzano perfettamente con il contesto ambientale che lo circonda, dove troviamo uno sperone roccioso e una spiaggia intatta. A due anni dal crollo, avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2014, il trabocco di proprietà comunale, è stato oggetto di un primo importante restauro che ne ha permesso la rinascita in quanto simbolo della cultura e delle tradizioni abruzzesi.