venerdì , 22 Novembre 2024

Elettrodotto Terna: Acerbo (PRC) “non è il primo elettrodotto dai Balcani e non serve a evitare black out”

«L’inaugurazione dell’elettrodotto Italia-Montenegro di Terna oggi ha mostrato quanta superficialità regni nella politica italiana e abruzzese. E anche nell’informazione.
Pur di inneggiare alle “grandi opere” se ne dicono di ogni genere» Così in una nota stampa Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
IL PRIMO ELETTRODOTTO ITALIA-BALCANI?
«Leggo che l’elettrodotto sarebbe il primo ponte elettrico tra Italia e Balcani (la notizia campeggia sul sito del Sole24Ore) – aggiunge Acerbo– e alla cerimonia con il Presidente Mattarella è stata ripetuta. Evidentemente è Terna che diffonde queste fake news» . Acerbo ricorda infatti come dal 2002 sia attivo l’elettrodotto Italia-Grecia e aggiunge sarcasticamente «notoriamente la Grecia fa parte della penisola balcanica. La geografia non è un’opinione.»
“MAI PIU’ BLACK OUT NEL NOSTRO ABRUZZO”
Il segretario nazionale PRC-SE  critico anche con il Presidente del Consiglio Regionale abruzzese, Lorenzo Sospiri «annuncia trionfante su fb: Mai più black out nel nostro Abruzzo».
Acerbo ricorda il black out del 2017 costato anche qualche vita umana ed enormi disagi per la popolazione abruzzese «non è stato causato dal mancato approvvigionamento elettrico della nostra regione. Il black out fu causato dal collasso a seguito degli eventi nevosi del sistema di trasporto e distribuzione di energia elettrica in bassa e media tensione per scarsa manutenzione e mancato rinnovo di linee e cabine. E lo smantellamento dei presidi territoriali che un tempo garantiva Enel ha prodotto come risultato tempi lentissimi per il ripristino avvenuto attraverso l’intervento caotico di volontari e ditte esterne arrivate da tutta Italia che non conoscevano territorio e impianti. Tra le cause ci fu anche il collasso dell’alta tensione di Terna.
Non vi è quindi relazione diretta tra il black out e l’elettrodotto Terna Italia – Montenegro mentre spero che la Regione stia monitorando gli interventi di modernizzazione della rete sul territorio regionale onde evitare il ripetersi del disastro».
Il segretario PRC-SE poi non risparmia nemmeno Terna «è una delle tante società “private” quotate in Borsa derivanti dallo spezzatino dell’Enel ci sarebbe invece da domandarsi l’utilità di un’opera costata 1,2 miliardi (da nostre bollette) e se rientri in una strategia nazionale effettiva di decarbonizzazione. Quali saranno i flussi di energia che veicolerà? E da quali fonti? Nell’audizione alla X Commissione della Camera del 31 marzo 2014 in sede di Indagine Conoscitiva Terna è stata al riguardo piuttosto evasiva.
Capisco che faccia piacere che Terna abbia sparso un po’ di soldi sul territorio abruzzese ma è bene discutere seriamente di politiche energetiche».

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