Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

giovedì , 17 Aprile 2025
Ultime Notizie

Mareggiate – Dune Bene Comune “niente o pochi danni con dune e vegetazione costiera”

Ortona – “Le foto raccolte ieri alla stazione di Tollo a Ortona (ma lo stesso è avvenuto, ad esempio, a Vasto marina) sono impietose: dove sono sopravvissute le dune e la vegetazione a fare da cuscinetto rispetto al moto ondoso non ci sono grandi danni. Invece dove si è costruito sulla spiaggia eliminando ogni forma di naturalità si registrano criticità estreme” così il comitato Dune Bene Comune dopo le mareggiate che hanno iperversato su tutta la costa abruzzese,  il comitato commenta che basterebbe leggere un manuale di ecologia marina e di geomorfologia per conoscere queste regole basilari “eppure gli stessi rappresentanti dei balneatori e alcuni amministratori locali, come quelli di Ortona e Vasto, in questi mesi hanno continuato ad avanzare la loro ricetta a base di nuovi stabilimenti anche nelle residue zone costiere con le dune, a Vasto nel pieno di una riserva naturale e a Ortona in una delle zone più belle d’Abruzzo dal punto di vista paesaggistico.

Poi tutti a piangere lacrime di coccodrillo e a chiedere interventi sempre più pesanti e costosi, pagati dalla collettività”.

 

Secondo il comitato è urgente un radicale cambio di visione, tenendo conto degli effetti dei cambiamenti climatici e del conseguente innalzamento del livello medio marino che si somma alle criticità derivanti dall’artificializzazione della costa. “In tutti il mondo si stanno facendo piani e opere per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Qui si continua a progettare infrastrutture che dovrebbero funzionare per decenni senza tener conto di questi dati ormai acquisiti dagli scienziati. È sintomatico che mentre a New York il nuovo fronte mare è pensato proprio per difendere la città dalle onde a Pescara all’ex COFA si sognano grandi insediamenti, praticamente tra mare e fiume”.

 

La costa abruzzese ricordano gli attivisti pro dune, non solo è tra le più cementificate d’Italia ma è anche tra quelle più a rischio secondo lo studio dell’ENEA.“ È sconfortante il livello della discussione e della progettualità che vede nella costa una mera porzione di territorio da spremere nel brevissimo periodo senza tener conto dei limiti imposti dalla Natura. Si dice sempre di non costruire nell’alveo dei fiumi, perché prima o poi l’acqua si riprende cosa l’uomo ha tolto alla Natura. Con il mare e con le spiagge funziona allo stesso modo”.

 

1)stop a nuovi stabilimenti balneari lungo la costa abruzzese; 2)rifare i piani del demanio costiero regionali e comunali per ridurre progressivamente le strutture più pesanti sul litorale; 3)redigere piani comunali di mitigazione per gli effetti dell’innalzamento del livello marino; 4)pianificare opere pubbliche tenendo conto dei dati relativi ai cambiamenti climatici.

 

Guarda anche

Sabato 15 Marzo, Montesilvano dà il via alla 1^ Edizione di “Cuori in Azione: Ambiente e Inclusione”

Dopo lo slittamento della data, arriva a Montesilvano un evento straordinario all’insegna della tutela ambientale …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *