“Per questo, approfittando della presenza dei vertici della Regione, ente che ha attualmente il compito di gestire l’attività della Protezione Civile, ho voluto ricordare il lavoro da me svolto due anni fa. Era il 2017 quando, analizzando la situazione comune per comune, scoprivo che in Abruzzo solamente 3 comuni su 305 avevano il Piano di emergenza aggiornato e in regola con le prescrizioni di legge. Il Piano di emergenza è uno strumento fondamentale per predisporre e attuare programmi sui territori in materia di prevenzione dai rischi potenziali di un’emergenza. Per questo motivo scrissi un dossier al riguardo, inviando contemporaneamente una lettera a tutti i Sindaci dei Comuni non ancora in regola e al Prefetto, perché si attivasse a far rispettare quanto previsto dalla legge”.
“Ho sfruttato l’occasione di oggi, a due anni di distanza – aggiunge – per chiedere aggiornamenti al riguardo e, allo stato attuale, mi è stato confermato che 278 Comuni su 305 non hanno ancora un Piano di emergenza aggiornato. Un dato sconcertante, che va affrontato con la massima urgenza. La Regione ha il dovere di utilizzare ogni strumento a disposizione affinché tutti i territori si mettano in regola con la legge, offrendo, se necessario, il supporto dei propri uffici a tutte le Amministrazioni abruzzesi, specialmente quelle dei Comuni più piccoli”.
“Ho fatto espressa richiesta – conclude – di avere copia dell’elenco dei Comuni che non hanno ancora il proprio Piano di emergenza aggiornato per avere un quadro più chiaro della situazione. Al tempo stesso invito la Giunta regionale a lavorare in fretta e al meglio per strutturare programmi seri di prevenzione delle emergenze. Limitarsi a intervenire a disastro avvenuto è un errore che non possiamo più permetterci di compiere”.