Un DUP sempre più smentito e contrastato a tutti i livelli: i giovani de “Lo Spaz”, studenti e docenti del MiBe e le associazioni si erano fortemente fatti sentire durante lo scorso Consiglio, la CGIL e la CISL hanno chiesto un passo indietro ed un momento di confronto a Carlo Masci, la stessa cosa hanno richiesto la Confesercenti, la CNA e la Confcommercio. Oggi il Magnifico Rettore Caputi in una conferenza stampa ha di fatto smentito a sua volta il progetto, interno al DUP, per l’Ex Cofa – affermando che non vi è alcun progetto concreto e che, nel caso, si vedrebbe lo spostamento di tutta la sede universitaria e non solo di una Facoltà come affermava Masci.
La Lega ha inoltre oggi rimarcato la volontà di cancellare e fare terra bruciata intorno a tutti i progetti sociali messi in atto dalla scorsa Amministrazione: a partire da Lo Spaz – per il quale esito attendiamo anche il Consiglio d’Istituto del Liceo MiBe, organo deliberante in materia di nuovi plessi – ma anche per il “Bando per le Associazioni”, contro il quale Di Pino aveva oggi presentato un emendamento per annullarlo, poi ritirato. Questo fatto mostra, oltre la volontà anti-sociale e culturalmente retrograda della Lega, l’ennesima spaccatura in questa maggioranza.
Lunedì alle ore 8.00 dovrebbe riprendere il Consiglio Comunale – maggioranza permettendo – noi continueremo con questa barricata assieme alle altre forze di opposizione e la società tutta. Rivolgiamo quindi un appello a tutte le realtà sociali, ambientaliste, giovanili, studentesche e sindacali di Pescara per mobilitarsi ancora Lunedì mattina contro la città disegnata da Masci e co. del cemento, senza cultura e protagonismo per i giovani.
Nella stessa seduta dovrà essere discusso anche il nostro odg sul conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, conferimento che ha portato Pescara a diventare suo malgrado, l’emblema dell’ignoranza davanti a tutta l’Italia». Così in una nota a firma congiunta di Marinella Sclocco, Mirko Frattarelli (Sclocco Sindaco), Piero Giampietro, Stefania Catalano, Giacomo Cuzzi, Francesco Pagnanelli (Partito Democratico) e Giovanni Di Iacovo (Città Aperta)