“Inoltre c’è il Teatro del Mare che non è degno di una località turistica di qualità, quindi si dovrà realizzare una struttura sicura e dignitosa, che possa ospitare artisti di rilievo. Si dovrà effettuare un’azione di riqualificazione della riviera e ancora procedere con un intervento di destagionalizzazione, effettuando operazioni che interesseranno anche Montesilvano Colle, facendolo diventare location di mercatini natalizi come accade in borghi omologhi delle Marche, che di inverno hanno una stagione viva e frequentata. Siamo intenzionati a valorizzare il turismo, ma per realizzare i grandi progetti che abbiamo in mente occorre trovare risorse economiche specifiche difficili da reperire nei bilanci ordinari di un Comune. La tassa proposta è di un euro e servirà per dare spazio e corpo alla promozione e a piani mirati al rilancio del turismo: finora abbiamo dimostrato competenza ed esperienza per far decollare Montesilvano e vogliamo continuare su questa strada. I progetti sono stati presentati nel dettaglio durante la riunione di oggi. Nei prossimi giorni è stato deciso che verrà riattivata la Consulta del Turismo per formalizzare anche le proposte dettate dalle esigenze degli albergatori, che restano i principali attori dell’industria turistica locale insieme ai balneatori”.
I 19 operatori delle strutture ricettive turistiche di Montesilvano, a seguito dell’incontro di questa mattina con una nota ribadiscono compatti che la tassa di soggiorno non è la soluzione per rilanciare questo settore e chiedono che Montesilvano rimanga un comune TAX TOURISM FREE.
Per gli albergatori la posizione politica assunta dall’amministrazione comunale sulla tassa di soggiorno è oggetto di forte ed irreversibile disapprovazione. Gli operatori infatti nella nota precisano di aver appreso della volontà di mettere in atto la gabella, solo dopo aver letto le dichiarazioni da parte dell’assessore al Turismo e al Bilancio Deborah Comardi pubblicate sul quotidiano il Centro, e commentano “per assurdo su invito dell’opposizione PD”.
«Attendevamo da tempo un incontro per affrontare le urgenti e importanti questioni turistiche. Ci sarebbe piaciuto che l’amministrazione, almeno durante l’estate, si fosse interessata di sapere come stava andando la stagione ma solo oggi, 7 novembre, l’assessore ha deciso di incontrarci perdi più solo per proporci una fantomatica concertazione con la categoria. Peccato che come primo passo verso la categoria abbia prontamente poggiato sul tavolo del confronto le bozze di regolamento sulla tassa di soggiorno copiate ed incollate dai comuni limitrofi come quello di Pescara, fatto e voluto poi da un’amministrazione di centrosinistra a trazione PD. Proprio Pescara che non ha nemmeno la metà dei nostri posti letto e, inoltre, ha un target business medio alto. Insomma avremmo gradito almeno un approfondimento o un po’ più di attenzione».
TASSA NON CONTEMPLATA NEL PROGRAMMA ELETTORALE
“Non ci pare poi di aver letto nel programma elettorale di questa amministrazione l’introduzione della tassa di soggiorno, né abbiamo ricevuto chiara risposta dall’allora vice sindaco e assessore agli eventi Ottavio De Martinis durante l’incontro del 17 maggio c.a. organizzato proprio da AlberghiaMo con i 3 candidati a Sindaco” spiega Renisi, presidente di AlberghiaMo. “Anzi volgendo lo sguardo agli ultimi 6 anni, proprio De Martinis, Cilli, Comardi (allora SEL) e Aliano dichiaravano apertamente la loro contrarietà sostenendoci di fronte all’amministrazione guidata da Di Mattia”. Ad oggi si può dire che nulla è cambiato.
Ci sarebbe piaciuto che il sindaco De Martinis oggi fosse stato presente alla riunione.
“Oltre a non vedere una mano tesa verso la categoria, si assiste ancora una volta ad un amministrazione che pensa solo a fare cassa. Qualora questa ulteriore tassa fosse introdotta, spiega Renisi saremmo cacciati fuori dal mercato, entrando in una crisi irreversibile. Il nostro target principale sono le famiglie italiane e i gruppi sportivi. La differenza di un euro incide parecchio su un soggiorno di 7 notti di due adulti con due bimbi. Noi a Montesilvano oltre a dare la gratuità per i bambini, offriamo anche la spiaggia e le bevande incluse nel servizio, cosa che in quasi tutta Italia non esiste più.
Per questo siamo fortemente preoccupati. Non vorremmo finire come le strutture di Rimini con tariffe di 9€ a camera, con la tassa di soggiorno versata direttamente dalla struttura pur di accaparrarsi un gruppo in struttura per non fallire”.
PRESENZE MA PREZZI DI VENDITA TROPPO BASSI
Montesilvano spiegano gli albergatori, seppur risulti essere la città con il maggior numero di posti letto di tutta la regione, vive la problematica dei prezzi di vendita troppo bassi, che vengono praticati proprio a causa dell’elevata offerta di camere. Problema che si aggrava soprattutto nei 9 mesi fuori stagione balneare.
Detta sfavorevole caratteristica sottolineano i professionisti del settore, purtroppo è stata confermata mediaticamente nel mese di luglio dalla piattaforma digitale per la ricerca di voli e hotel “Momondo”, dove Montesilvano è entrata per la prima volta nella classifica come località più economica preferita dai turisti in Italia.
«Ad oggi, pertanto, risulta miracoloso sopravvivere nonostante il crescente numero di arrivi e presenze. Infatti chi ha la responsabilità di far quadrare i conti delle imprese non può accontentarsi di analisi semplicistiche basate solo sul numero degli arrivi e sulle presenze.
E noi sappiamo bene cosa significhi misurarsi quotidianamente con un sistema caratterizzato da costi in aumento, domanda altalenante e prezzi in diminuzione. Ciò è stato detto e scritto nel documento presentato sia a de Martinis in data 17 maggio che all’Assessore Comardi in data odierna, dove abbiamo rinnovato nuovamente la richiesta di un aiuto concreto e tangibile verso la categoria che ha bisogno di sostegno».
“Alla Tassa di soggiorno siamo decisamente contrari spiega Ottavio Di Stanislao, poiché, in un momento di stagnazione economica introdurre nuove tasse è sempre un errore. Le famiglie hanno una ridotta capacità di spesa per cui un innalzamento dei prezzi deprime ulteriormente la domanda, nel nostro caso di beni e servizi turistici. Singolare, inoltre, che proprio un’amministrazione targata Lega voglia introdurre questa nuova tassa a Montesilvano visto che la Lega a livello nazionale si è fatta portabandiera di una generale riduzione del carico fiscale (si pensi ad es. alla flat tax) e, soprattutto, ricordato che l’ex ministro leghista al turismo Centinaio era per l’abolizione di questa tassa definita un furto oltre che inutile”.
Renisi sottolinea come in un momento come questo sarebbe opportuno avere un Comune coraggioso che affronti la sfida turistica insieme agli operatori investendo con azioni specifiche sul settore soprattutto in termini di programmazione e promozione. Renisi suggerisce come si potrebbe promuovere Montesilvano “comune tax free”, un’isola felice per le famiglie italiane. “Avrebbe una risonanza e un ritorno di immagine importante anche in termini di promozione territoriale e dell’offerta turistica in questo duro periodo storico di crisi in Italia”.
“Siamo consapevoli –aggiunge Renisi– che si resta competitivi sul mercato turistico mettendo al centro degli interventi “la strategia” come processo programmatico “di quadro” a tutte le iniziative, sia di sviluppo del prodotto che di promo-commercializzazione. In mancanza di questa strategia “strutturata”, le diverse azioni hanno un’efficacia e un’incisività necessariamente ridotta. Per questo bisogna concertare e adottare insieme un progetto turistico che si realizzi concretamente”.
DECISIONE GIA’ PRESA
“Francamente oggi ci aspettavamo qualcosa di più rispondente alle esigenze degli albergatori –commentano i professionisti della ricezione–ma dobbiamo constatare che siamo stati messi di fronte ad una decisione già presa. Da tempo chiediamo un Piano di sviluppo comunale turistico, i cinque anni trascorsi nell’attesa son passati e ora vorremmo prima delle certezze e delle concretezze e magari un giorno se ne potrà discutere.
Riteniamo dunque opportuno aprire un dibattito in ordine al futuro sviluppo della vocazione turistica della città di Montesilvano, che va ripensata e sostenuta da parte di tutti, cittadini, istituzioni e operatori. Per cui ad oggi l’introduzione della tassa di soggiorno è inammissibile poiché grava solo ed esclusivamente sulle imprese ricettive turistiche che viceversa debbono sopportare una pressione fiscale letale e sfide continue pur di rimanere sul mercato”.