«Via Vestina: una strada che uccide. Così titolava nel lontano 1972 il nostro storico giornalista Orsini sulla stampa locale. Eppure da allora poco o nulla è cambiato. Purtroppo il chilometro lanciato continua ad essere tale, nonostante ormai sia diventata una via densamente abitata.
Nonostante gli sforzi, il numero di morti e feriti gravi che si registra tra gli utenti vulnerabili, quali ad esempio i conducenti di motociclette e ciclomotori, i ciclisti e i pedoni, rimane ancora elevato e rende sempre più stringente l’esigenza per la città di rafforzare la sicurezza sulle strade a livello di utenti, vetture e infrastrutture attraverso una combinazione di misure di intervento» Così, con una nota congiunta i gruppi Consiliari del Partito Democratico-Progressisti per Montesilvano e il Movimento 5 Stelle locale richiamano l’attenzione sulla pericolosità delle strade cittadine.
«Sono diverse le arterie importanti interessate da flussi veicolari a velocità sostenuta e dunque estremamente pericolose e con un alto tasso di incidentalità. Strade prive di necessario marciapiede pedonale ambo i lati, –segnalano dem e pentastellati– di un’adeguata segnaletica verticale e orizzontale di attraversamento. Ci sono poi strade collinari, meno attenzionate dai controlli e dunque con un indice di sicurezza stradale non rappresentativo ma non per questo meno disastrate. Ci riferiamo per esempio alla strada collinare per Cappelle sul Tavo che collega via Marco Polo a via Cristoforo Colombo, i cui residenti hanno più volte presentato un appello all’Amministrazione segnalando una serie di disagi a partire dalla presenza di buche profonde nel manto stradale, assenza di pubblica illuminazione e mancanza di marciapiedi, che ci auguriamo non rimanga inascoltato».
DESTINAZIONE DI SANZIONI ALLA SICUREZZA STRADALE
I due gruppi Consiliari di opposizione ricordano come l’art. 208 del Codice della Strada (D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, come modificato ed integrato con successive norme) prevede il vincolo di destinazione dei proventi derivanti dalle sanzioni del C.d.S. nella misura del 50% del gettito realizzato, tenuto conto di alcuni limiti:
una quota non inferiore a ¼ della parte vincolata, per interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, messa a norma e manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente locale;
una quota non inferiore a 1/4 della parte vincolata per il potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto dei mezzi e delle attrezzature necessarie;
la residua quota per altre finalità collegate al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente locale, all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale. Inoltre, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti disagiati, allo svolgimento di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale presso le scuole di qualsiasi grado, oltre a interventi in favore della mobilità ciclopedonale.
«Ritenendo questo un tema strategico per la città, in quanto la sicurezza si declina in via prioritaria come garanzia dell’incolumità dei cittadini, l’intero gruppo dei consiglieri di minoranza del PD e del M5S ha sottoscritto e presentato un’interrogazione, che vede come prima firmataria la consigliera dem, Romina Di Costanzo, per approfondire l’ammontare delle entrate amministrative derivanti da sanzioni per violazioni al Codice della Strada, relative all’ultimo quinquennio, il tipo di violazione e l’importo non riscosso e soprattutto le modalità di impiego delle somme ricavate in virtù del dettato per le finalità di cui all’art. 208 e 142 del C.d.S., oltre a chiedere l’iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio Comunale per la trattazione del tema, ai sensi del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
Dalle statistiche sulle tipologia di infrazione è possibile desumere i comportamenti di violazione più ricorrenti e dunque una priorità di pianificazione degli interventi più adeguati sulle strade.
La sicurezza si declina in via prioritaria come garanzia dell’incolumità dei cittadini. E’ necessario intervenire al più presto affinché la città si doti di un pianificazione del traffico e della mobilità e soprattutto che tutte le strade della nostra città siano riqualificate per non dar luogo ad una classificazione di strade di serie a e serie b».