domenica , 24 Novembre 2024

Tombesi, un pari sofferto a Lucrezia

Ortona. Che il campionato della Tombesi non fosse affatto cambiato dopo la vittoria con il Fuorigrotta, ma che anzi sarebbe forse diventato ancora più difficile e pieno di insidie, lo si era detto a più riprese nel corso della settimana. La gara di Lucrezia, sul campo del Buldog, non ha fatto che confermarlo. Un primo tempo davvero brutto, certamente il meno positivo fra quelli giocati finora dai gialloverdi, si era concluso su un risultato, 1-1, che poteva definirsi un affare per la Tombesi. Sotto nel punteggio dopo il gol dell’ottimo Jamicic (4.32), gli ospiti hanno fatto una tremenda fatica a rendersi pericolosi e, in generale, a invertire il trend della partita. A fronte di una traversa colpita da Gabriel Focosi, il Buldog è andato più volte vicino al raddoppio, stoppato in più di un’occasione da Berardi. Trovato l’1-1 grazie a una palla recuperata e al tap-in a porta vuota di Calderolli (minuto 17), la Tombesi ha addirittura rischiato di andare al riposo in vantaggio, ma Corvatta è riuscito a respingere il tiro libero di Pizzo. Nel secondo tempo, gli abruzzesi hanno certamente giocato meglio, ma senza dare mai l’impressione di poter ammazzare la partita, certamente anche a causa dei ranghi ridotti: allo squalificato Raguso si sono aggiunti gli infortuni di Dudù Rech (probabile stiramento, mai sceso in campo nel secondo tempo) e i risentimenti muscolari di Silveira e Adami, che hanno comunque stretto i denti. Proprio Silveira ha trovato il gol del 1-2 (13.01), approfittando della momentanea inferiorità numerica dei padroni di casa per l’espulsione di Vitale. Ma il Buldog non meritava la sconfitta, e il gol del 2-2 di Burcul (16.08) ristabiliva l’equilibrio. Ed anzi, nel finale sono stati piuttosto i marchigiani a sfiorare la vittoria, con Davide Berardi che ha respinto l’ennesimo tiro libero di questa stagione, quando mancava meno di un minuto alla fine.

Ribadendo dunque i meriti del Buldog Lucrezia e quanto la Tombesi non possa assolutamente recriminare per il risultato, spiace notare come, per la sesta volta in altrettante partite di campionato, si debba annotare un’altra, ennesima prestazione negativa degli arbitri. Due episodi su tutti: sul tiro libero di Pizzo, a fine primo tempo, il portiere di casa è avanzato fino a un metro dal punto di battuta (le immagini video sono inequivocabili), cosa proibita dal regolamento ma evidentemente regolare secondo i signori Rossini e Pasquino. Sul gol del 2-2 del Buldog, c’era un fallo piuttosto evidente su Pizzo, a inizio azione, che il duo di cui sopra non ha ravvisato. Questi episodi si sommano a tanti altri, e la memoria corre alle ingiuste espulsioni di Adami nella gara di Ciampino e di Raguso in quella col Fuorigrotta, allo scandaloso arbitraggio della gara di Pomezia, allo stillicidio di gialli che, in ogni partita, vengono sollevati contro i giocatori gialloverdi. Inoltre, 1.100 euro di multa già comminati dal giudice sportivo, di cui 500 nella sola gara contro il Fuorigrotta, come se Ortona fosse una zona di guerra, o i suoi tifosi fossero pericolosi criminali. La società non vuole credere che ci sia malafede (altrimenti ritirerebbe subito la squadra dal campionato), ma non credendo nella malafede non può che sottolineare con forza la presuntuosa inadeguatezza di questa classe arbitrale.

«Vedo il bicchiere mezzo pieno – ha commentato a fine gara mister Marzuoli – perché è stata una gara durissima, equilibrata, e noi l’abbiamo affrontata in una situazione di assoluta emergenza, specie per gli infortuni a partita in corso. Abbiamo preso il primo gol su una palla persa da noi, così come sul secondo potevamo fare meglio e gestire il risultato. Comunque questa partita conferma la durezza del nostro girone e come ogni match, per una squadra come la nostra, sia difficile e imprevedibile. Potevamo vincere, ma potevamo anche perdere, quindi prendiamoci questo pareggio che muove la classifica e tiene aperta la nostra striscia di risultati positivi».

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