Ferrante (Pres. Carrozzine Determinate) “soluzioni inaccettabili ed improponibili”
“Tutti gli alunni prendono lo scuolabus, ma lei non può salire perché il pulmino non è accessibile – spiega Ferrante. “I genitori più volte e da tempo avevano fatto presente la situazione al Comune, ma le risposte ricevute erano: non ci sono i soldi per uno nuovo pulmino, rendere accessibile quello presente è troppo dispendioso e toglie troppi posti”. Secondo il Presidente di Carrozzine Determinate Abruzzo “Le soluzioni alternative proposte, sono inaccettabili ed improponibili. È stato proposto un piccolo mezzo di un solo posto con autista e senza assistenza, ad eccezione di due volte alla settimana dove a pensarci dovrebbero essere mamma e papà. Forse il Sindaco di Scafa non ha capito che Giulia vorrebbe andare a scuola tutti i giorni e vorrebbe farlo con i proprio compagni! Forse Giulia sta chiedendo troppo?”-
“Il Sindaco di Scafa – continua Ferrante – forse non sa che il diritto allo studio degli alunni con disabilità si realizza attraverso l’inclusione scolastica, e che l’art. 24 della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, (legge n° 18 del 2009) riconosce a agli alunni con disabilità, il diritto all’istruzione senza discriminazione e su una base di uguaglianza di opportunità. Discriminazione punita anche dalla legge 67del 2006. Al Sindaco di Scafa sarà sfuggita un’altra cosa: che il diritto allo studio degli alunni disabili non può essere condizionato da esigenze di bilancio. Lo sancisce la sentenza n° 275 del 2016 della Corte Costituzionale”.
“A noi spiace aver dovuto citare norme e sentenze, – dichiara Ferrante – perché, prima di ogni cosa, esiste anche un principio morale che obbliga gli esseri umani a fermarsi e a trovare soluzioni immediate nel momento in cui una bambina piange perché vuole andare a scuola insieme ai propri compagni e i compagni si disperano perché vorrebbero Giulia insieme a loro sullo scuolabus. La disabilità sta in chi la crea! Se non ci fossero ostacoli ad arrivare a scuola Giulia potrebbe farlo insieme a tutti i suoi compagni, Giulia potrebbe crescere in un ambiente che la accoglie e che la favorisce e potrebbe imparare che la sua società non guarda alle differenze ma le valorizza; non pone ostacoli, ma le rimuove”.
“Non promesse, ma fatti concreti! – conclude Ferrante, invitando il Comune di Scafa “a porre immediatamente rimedio a questa discriminazione, così come del resto aveva fatto con empatia e sensibilità il Comune di Lettomanoppello rendendo accessibile uno scuolabus”.
Pettinari (Vice Presidente Consiglio Regionale) “interesserò personalmente l’assessorato alle Politiche sociali”
Rispetto alla denuncia di Carrozzine determinate è intervenuto anche l’esponente del M5S, Domenico Pettinari, che in qualità di Vice Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo nella giornata di ieri dichiarava di voler interessare personalmente l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo.
Giancola (Sindaco di Scafa) “sempre vicini alle esigenze della famiglia”
Alle critiche sollevate dall’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo che si batte da anni in difesa del diritto alla diversità, sostenute dal Consigliere regionale Pettinari ribatte il Sindaco di Scafa, Maurizio Giancola che in una nota scrive “Durante l’estate abbiamo incontrato nella sede comunale il padre della piccola Giulia che ci ha manifestato la necessità del trasporto scolastico della figlia. Da subito abbiamo informato il genitore che i nostri mezzi di trasporto non erano abilitati al trasporto per disabili poiché non muniti dei necessari apparati tecnici. Non avremmo potuto nell’immediatezza procedere all’acquisto di uno scuolabus attrezzato del costo di circa 85 mila euro né apportare ad uno degli scuolabus già in nostra dotazione eventuali modifiche, atteso che dette modifiche non erano tecnicamente possibili ed erano incompatibili con la successiva e necessaria omologazione. Abbiamo comunque assicurato, nel contempo, al genitore il trasporto della piccola Giulia con mezzo diverso dallo scuolabus comunale. In effetti all’inizio dell’anno scolastico abbiamo incaricato la cooperativa sociale “Mani Tese” di eseguire il trasporto individualizzato dell’utente”.
“Sul punto ricordiamo a noi stessi, ma soprattutto a coloro che scrivono con estrema disinvoltura senza conoscere fatti e normative di riferimento, – continua il Sindaco Giancola – che i Comuni sono tenuti, al fine di garantire il diritto allo studio dei diversamente abili, a svolgere il servizio anche con “modalità di trasporto individuali” (art.26 legge 104/1992). Vi è da aggiungere inoltre che la sentenza della Corte Costituzionale (n.275/2016) richiamata dall’Associazione Carrozzine Determinate è del tutto fuori luogo e non attinente alla fattispecie”.
Il Sindaco di Scafa puntualizza: “Il percorso dalla casa della piccola Giulia fino al plesso scolastico è di circa 1 km per 5 minuti di viaggio. Il nostro Comune cura da molti anni altri trasporti individualizzati di utenti disabili verso altri istituti scolastici con piena soddisfazione di tutti. Siamo stati sempre vicini alle esigenze della famiglia in questione fin dalla scuola dell’infanzia e non avremmo mai voluto scrivere del nostro operato puntuale e rispettoso delle esigenze degli utenti diversamente abili. A tal proposito, proprio nei giorni scorsi, abbiamo informato i famigliari di Giulia della possibilità di dotarci di un terzo scuolabus adeguato al trasporto disabili per l’inizio dell’anno 2020. Tali iniziative devono essere poste in essere con estrema efficienza ma soprattutto con delicatezza e senza alcun clamore. Non siamo sicuri che le immagini della piccola Giulia con troppa disinvoltura pubblicate nel circuito mediatico possano davvero giovare alla serenità e alla tranquillità di tutti”.
Di Costanzo (Pres. Cpo Provincia di Pescara) “Le diversità si affrontino con soluzioni inclusive anzichè discriminatorie”
In risposta alle affermazioni del Sindaco e a supporto dell’Associazione Carrozzine Determinate, interviene anche la Presidente Provinciale della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pescara, Romina Di Costanzo.
“Siamo ben consapevoli delle difficoltà degli enti locali nel far fronte all’erogazione dei servizi alla collettività, ma vorremmo evitare che la penalizzazione interessasse in maniera semplicistica proprio chi invece necessita di maggiori premure. E’ vero che in base alla legge 104/1992, è data la possibilità ai Comuni, al fine di erogare un servizio, di avvalersi di mezzi di trasporto idonei “anche individualizzati”; tuttavia una soluzione individuale non contribuisce all’integrazione della persona con disabilità, rispondendo alla sola domanda materiale di trasporto.
In un mondo sempre più aperto in cui è in atto una rivoluzione copernicana nel mondo della scuola rispetto alle disabilità tesa a garantire al meglio l’inclusione, è evidente che la tipologia di risposta utilizzata nel misurarsi con la diversità resta in linea con un modo di pensare consolidato, tendendo a concepirla come un problema, una difficoltà, un disagio. Una soluzione che marginalizza anziché includere.
Con la storica sentenza 275/2016 la Corte Costituzionale fa scudo sui diritti incomprimibili contro il pareggio di bilancio, che dunque è incompatibile con i diritti fondamentali della nostra Carta costituzionale, la quale contiene un preciso manifesto economico ancora inattuato, in cui gli interessi economici sono al servizio dell’interesse pubblico e non viceversa.
È la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione.
Ci auguriamo che al più presto il Comune trovi le opportune risorse per dotarsi di uno scuolabus che assicuri in maniera adeguata e continua il trasporto della piccola Giulia finalmente insieme ai suoi compagni”.