L’obiettivo del ministro è approvare il testo entro il prossimo dicembre. “Abbiamo costituito una commissione specifica e delegato un consigliere regionale, Antonietta La Porta, ad affrontare il tema dell’autonomia differenziata nella nostra Assemblea legislativa regionale, tema che non deve diventare tuttavia un argomento ideologico o di fazione politica – ha osservato il presidente Marco Marsilio -. Deve diventare invece un argomento di riflessione e confronto, rispetto al quale dobbiamo capire dove possiamo esercitare meglio le competenze tra Stato e Regioni. Abbiamo colto l’occasione per ricordare al ministro che il percorso di rafforzamento delle autonomie territoriali deve essere fatto in una cornice di unità nazionale e di solidarietà tra le Regioni più forti e quelle più deboli, al fine di garantire la coesione e i diritti di cittadinanza a tutti”.
l presidente Marco Marsilio ha consegnato al ministro Boccia, infine, un documento relativo alla riforma costituzionale sull’elezione diretta del Capo dello Stato, proposta dalla maggioranza che oggi governa la Regione Abruzzo. “Insieme alla crescita della responsabilità dei territori e del sistema degli enti locali – ha aggiunto il presidente della Giunta regionale – deve crescere anche il valore dello Stato centrale, in particolare delle istituzioni che lo rappresentano. Pensiamo che l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, in uno Stato federale, ad esempio, sia l’antidoto a ogni tentativo di fuga o secessione”.
IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD FINA: “BENE IL CONFRONTO”
“Esprimo gratitudine al Ministro per gli Affari regionale Francesco Boccia per la sua presenza oggi in Abruzzo. Su un tema così importante e decisivo come l’autonomia differenziata, e più in generale della riforma dello Stato, ha scelto correttamente la strada dell’ascolto e del confronto”: lo dichiara il segretario del Pd Abruzzo Michele Fina dopo l’incontro di oggi del Ministro Boccia con il Presidente della Regione Abruzzo, i rappresentanti della Giunta regionale e i consiglieri di maggioranza e opposizione. Per Fina “è troppo delicata e decisiva la questione dell’autonomia differenziata per farne strumento, come si è fatto in passato, di contrapposizione e propaganda. Va ripensata con l’ascolto dei rappresentanti delle istituzioni e dei territori, una riforma che sia strumento di coesione, e tuteli i diritti e le aspettative delle regioni più deboli. Lo stile del Ministro Boccia, oltre che utile, è una lezione di cultura delle Istituzioni che tutti dovrebbero imitare”.
PER IL M5S PRESENTI SMARGIASSI E TAGLIERI: “PREZIOSA OCCASIONE DI CONFRONTO. ORA ASPETTIAMO IL TESTO DEFINITIVO”
Questa mattina il Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha incontrato i gruppi del Consiglio regionale in Regione Abruzzo a Pescara. In rappresentanza del M5S, sono intervenuti i Consiglieri Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri: “Ringraziamo il Ministro Boccia – commentano – per questa occasione di confronto avuta sia con gli esponenti della maggioranza che con quelli dell’opposizione. È un importante segnale di apertura in merito a un tema molto delicato come quello del regionalismo differenziato, che deve essere affrontato dando ampio spazio al confronto, come accaduto questa mattina. Abbiamo ascoltato con attenzione quanto ci è stato illustrato dal Ministro, che sta proseguendo con i suoi incontri in ogni regione del nostro Paese, e adesso attendiamo di valutare la legge quadro una volta che verrà presentata in Parlamento. Le priorità per noi non cambiano e in cima a ogni cosa ci sono e sempre rimarranno i diritti dei cittadini abruzzesi. Ci auguriamo che questi preziosi momenti di dialogo si rivelino utili affinché venga redatto il miglior testo possibile”.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA, CGIL ABRUZZO MOLISE: “NOI DA SEMPRE CONTRARI, MA CON BOCCIA SEGNALI POSITIVI”
“Bene il ministro su Lep, aree interne e articolo 3 Costituzione”
PESCARA, 18 ottobre – “La Cgil è da sempre contraria al progetto dell’autonomia differenziata. C’è il rischio che alcune Regioni possano gestire servizi con più risorse e che altre, più piccole, come l’Abruzzo, con un residuo fiscale negativo, abbiano meno soldi per i servizi, con un aumento delle disuguaglianze. C’è da dire, però, che dal ministro Boccia arrivano rassicurazioni e nelle sue parole leggiamo segnali positivi”. Così il segretario della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, commenta le dichiarazioni del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, oggi a Pescara per un incontro con il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
“E’ positivo, ad esempio – osserva il segretario – che il ministro ritenga opportuno parlare di Livelli essenziali di prestazioni (Lep) e fabbisogni standard prima ancora che di autonomia differenziata, perché c’è davvero bisogno di garantirli, diminuendo così le sperequazioni. La priorità, infatti, non è l’autonomia, ma sono i Lep: bisogna garantire servizi uguali a tutti i cittadini. Già oggi, ad esempio, un abruzzese non ha le stesse opportunità di cittadini di altre regioni più ricche in termini di offerta sanitaria, asili nido, diritto allo studio o aiuto alle persone non autosufficienti”.
Per Ranieri, inoltre, “è positivo il fatto che il ministro veda le aree interne come priorità assoluta”. Secondo il segretario regionale, per fare ciò sarà necessario “dare piena attuazione e sostegno alla strategia nazionale delle aree interne, dare forte impulso alla ricostruzione delle aree dei crateri sismici e attivare il corridoio trasversale Tirreno-Adriatico”.
Ranieri ricorda che “abbiamo chiesto alla Regione Abruzzo di costruire delle priorità e una strategia che abbia al centro lo sviluppo del territorio a partire anche dalle aree interne, che si stanno spopolando per mancanza di opportunità, di lavoro e di servizi, con l’aggravante del terremoto”.
Infine, secondo il segretario “è positivo tirare in ballo l’articolo 3 della Costituzione, secondo cui ‘tutti i cittadini hanno pari dignità sociale’ ed ‘è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale’, perché significa che alcune materie, come, ad esempio, l’istruzione o le grandi infrastrutture, non possono essere delegate alle regioni”.
“Bisogna lavorare nel migliore dei modi, perché uno dei rischi è che si allarghi ulteriormente il divario tra le regioni ricche del Nord e quelle del sud. Dovremmo invece lavorare per ridurre le disuguaglianze tra le regioni. Uno Stato in cui alcune regioni gestiscono delle materie ed altre ne gestiscono delle altre – conclude Ranieri – rischia di diventare uno Stato caratterizzato da disuguaglianze e confusione”.