“Lo testimoniano infatti numerosi studi, di cui evidentemente ignora l’esistenza, che affermano come Economia Circolare e inceneritori non vadano d’accordo. Persino i Paesi del nord Europa, chiamati astrattamente in causa in materia ambientale senza entrare nello specifico di ogni situazione, rischiano di non raggiungere gli obiettivi fissati sul riciclaggio in sede di Unione Europea a causa della loro eccessiva dipendenza dall’incenerimento”.
“Anche mettere in mezzo, genericamente, la questione dei rifiuti di Roma, ci fa perdere il punto focale della questione. Questi sono rifiuti del Lazio e su cui ha competenze il Presidente di Regione Lazio. Gli accordi si fanno tra i Presidenti di Regione e se il suo omologo non è stato in grado di portare risultati è a lui che bisogna chiedere il conto. Di strettamente romano, in Abruzzo, c’è solamente il Presidente Marsilio”.
“Chi non conosce il passato della propria terra non può scriverne il futuro. Marsilio dimostra di non avere nessuna idea su come combattere le doverose battaglie per la difesa del territorio. Chi si schiera a sostegno degli inceneritori, si schiera contro i cittadini abruzzesi che hanno già fatto sentire la propria voce molte volte, ed è un dovere del Presidente e la sua Giunta ascoltarla. Non permetteremo più di metterci in casa ciò di cui non abbiamo bisogno: altro inquinamento, con tutti i conseguenti rischi per la salute della nostra gente”, conclude.